Dazi, Lagarde rassicura l’Ue: “La Bce pronta ad intervenire per garantire stabilità dei prezzi”

La presidente della Bce, nel corso del suo intervento a seguito dell'Eurogruppo, ha confermato che la Banca è impegnata a "monitorare attentamente" tutti gli sviluppi del mercato, riconoscendone anche la volatilità attuale

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La Banca centrale europea è sempre pronta a utilizzare gli strumenti a sua disposizione per garantire la stabilità dei prezzi e, naturalmente, la stabilità finanziaria“, ha dichiarato Christine Lagarde, presidente della Bce, nel corso della conferenza stampa che ha seguito la riunione dell’Eurogruppo che si è tenuta oggi a Varsavia.

Un vertice a cui hanno preso parte i ministri delle Finanze europei, oltre alla titolare della Banca centrale europea, da cui i Paesi membri si attendono la prossima settimana un nuovo taglio dei tassi di interesse. Al centro della riunione, ovviamente, il tema dei dazi statunitensi. Ad oggi sono in vigore i dazi generalizzati al 10% e quelli al 25% su settore dell’auto, acciaio e alluminio, mentre tra 90 giorni, nel caso in cui l’Ue non trovasse un accordo con gli Usa, entreranno in vigore i dazi reciproci al 20%.

L’allarme di Christine Lagarde, però, ha riguardato un aspetto che al momento è passato inosservato. “Le principali piattaforme di pagamento sono tutte controllate da aziende al di fuori dell’Europa“, aveva messo in luce alcuni giorni fa la presidente della Bce, sottolineando che ad oggi risulterebbe fondamentale cercare di garantire “un’alternativa europea“, che quindi eviti che l’Ue si trovi a dover far fronte alle decisioni estere.

Lagarde: “Continuiamo a monitorare gli sviluppi del mercato”

La presidente della Bce, nel corso del suo intervento a seguito dell’Eurogruppo, ha confermato che la Banca è impegnata a “monitorare attentamente” tutti gli sviluppi del mercato. Proprio nel corso di queste valutazioni, quindi, non è stato possibile trascurare la “volatilità” riscontrata in questo settore. In Europa, però, e in particolare nell’area dell’Euro, gli esperti hanno anche constatato che “le infrastrutture di mercato e il funzionamento dei mercati,  compresi i mercati obbligazionari, funzionano in modo ordinato“.

Un segnale positivo, che sembra dimostrare ancora una volta la resilienza del settore economico e finanziario europeo. Per quanto riguarda l’inflazione, invece, Lagarde ha chiarito che al momento la Bce non ha un obiettivo di tasso di cambio tra euro e dollaro, ovvero il rapporto di prezzo esistente tra due valute, ma al momento si procede “prestando attenzione all’impatto che le variazioni dei tassi di cambio possono avere” in questo campo. Nelle ipotesi, nei calcoli e nei modelli è comunque preso in considerazione uno specifico tasso di cambio per elaborare modelli e stime che non lascino impreparata l’Europa.

La presidente della Bce, inoltre, non ha voluto commentare eventuali decisioni di politica monetaria, decidendo però di citare tre cifre ben specifiche. Innanzitutto, l’innalzamento dei dazi statunitensi sulle merci europee, che dal 3,5% delle scorse settimane è salito fino al 3,8%. Un rincaro che è legato ai due tipi di dazi esistenti al momento, ovvero il 10% generalizzato e il 25% su automotive, acciaio e alluminio. Per ultimo, Lagarde ha citato i dazi al 30% che diventerebbero effettivi nel caso in cui venissero applicati i dazi reciproci al momento sospesi.

La presidente della Bce ha poi voluto presentare una possibile soluzione che potrebbe essere adottata dall’Ue per evitare che in futuro si ripresenti una situazione simile a quella attuale. “Un miglioramento congiunto della capacità di bilancio sarebbe necessario per rispondere a qualsiasi tipo di shock“, ha spiegato Lagarde, evidenziando quindi la necessità che ogni singolo Stato europeo faccia la sua parte per evitare di trovarsi in situazioni di difficoltà nell’immediato e nel prossimo futuro.

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