Ita e Lufthansa sono ormai prossime a un accordo storico che potrebbe cambiare profondamente l’assetto del trasporto aereo europeo. Ieri, infatti, entro la mezzanotte, il piano definitivo per rispettare gli obblighi imposti dalla Commissione Europea è stato presentato al team della responsabile della concorrenza dell’Ue, Margrethe Vestager. Lo riporta il Corriere della Sera. Il piano, che include tutti i dettagli necessari per non alterare l’equilibrio del mercato aereo, segna il passo finale prima del tanto atteso “closing“. Se, come previsto, l’Europa darà il via libera entro la fine di novembre, l’accordo darà il via all’operazione, permettendo alla compagnia tedesca di entrare nel capitale di Ita, l’ex compagnia di bandiera italiana.
Secondo le indiscrezioni emerse negli ultimi giorni, la distribuzione degli slot aeroportuali sarà uno degli aspetti cruciali per garantire il rispetto della concorrenza, particolarmente su alcune rotte ritenute sensibili. Per evitare che la fusione tra Ita e Lufthansa possa generare un duopolio o creare situazioni di monopolio, l’Unione Europea ha imposto la cessione di alcuni slot a concorrenti. In particolare, sono stati individuati i gruppi easyJet, Air France e IAG (International Airlines Group, che comprende British Airways, Iberia, Vueling e Aer Lingus) come i principali beneficiari di questi slot.
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Ita e Lufthansa: l’accordo
EasyJet, in particolare, si concentrerà sulle rotte italiane e sull’aeroporto di Milano-Linate, dove Ita e Lufthansa cederanno un numero significativo di slot settimanali: 192 in inverno e 204 in estate. Questi slot corrispondono a circa 30 voli giornalieri, ovvero 15 coppie di voli tra andata e ritorno. La low cost britannica, grazie a un piano industriale solido e una buona capacità di gestione delle rotte, è stata giudicata più adatta rispetto ad altri concorrenti, come Volotea, per garantire la concorrenza sul mercato di Linate, che è uno degli hub più importanti d’Italia. Oltre alla presenza su Linate, easyJet opererà anche su 10 rotte tra l’Italia e l’Europa centrale, particolarmente verso Germania, Austria, Svizzera e Belgio, aree considerate delicate dal punto di vista della concorrenza.
Per quanto riguarda le lunghe tratte, la competizione tra Ita e Lufthansa e le compagnie rivali si concentrerà su alcune rotte intercontinentali, in particolare quelle da Roma Fiumicino verso destinazioni come Washington, San Francisco e Toronto. In questo caso, Air France e IAG si sono impegnati a offrire collegamenti con scalo, utilizzando i propri hub di Parigi e Londra, a tariffe competitive e con tempi di coincidenza non superiori a due ore. Questo permetterà ai passeggeri di avere alternative valide ai voli diretti offerti da Ita e Lufthansa, garantendo così una maggiore concorrenza sui voli transatlantici.
Nonostante le difficoltà iniziali, la trattativa tra le parti coinvolte è riuscita a giungere a una soluzione soddisfacente. Durante i primi mesi dell’anno, infatti, si erano registrate diverse tensioni, con il rischio che l’accordo saltasse a causa di divergenze sulle modalità di cessione degli slot e sul rispetto delle normative europee sulla concorrenza. Tuttavia, dopo il raggiungimento di un accordo politico a luglio e la nomina di un trustee indipendente per monitorare il processo, le negoziazioni si sono intensificate tra Bruxelles, Roma e Francoforte. L’obiettivo era quello di definire un piano che tutelasse i consumatori e impedisse la formazione di monopoli o duopoli dannosi per i passeggeri.
A questo punto, l’Unione Europea avrà alcune settimane per esaminare con attenzione tutti i dettagli del piano e verificare che le cessioni degli slot e le misure proposte siano conformi agli standard antitrust. Secondo le fonti, non sono previsti ostacoli, e la Commissione dovrebbe dare il via libera finale senza particolari rilievi. Una volta completato questo passaggio, sarà il turno del closing, che segnerà l’ingresso ufficiale di Lufthansa nel capitale di Ita.
Il ceo di Lufthansa, Carsten Spohr, ha già anticipato che l’alleanza tra le due compagnie dovrebbe concretizzarsi all’inizio del 2025. L’operazione rappresenterà uno degli ultimi atti sotto la guida di Margrethe Vestager, che dopo dieci anni lascerà il suo incarico a Teresa Ribera, la politica spagnola chiamata a raccogliere il testimone nella Commissione Europea. Con il closing di questa trattativa, quindi, si chiuderà un capitolo importante per l’industria aerea europea, ma si aprirà anche una nuova fase di competizione e cooperazione tra i principali attori del settore.
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