Come ogni anno, il leader mondiale di Brand Consultancy, Interbrand, ha stilato la consueta ricerca annuale “Best Global Brands 2024“. Sul podio compaiono Apple, Microsoft e Amazon. La posizione d’oro si conferma per valore del suo brand a 489 miliardi di dollari. Notevole il posizionamento dell’Italia che viene rappresentata da Gucci, 41esima, di proprietà della francese Kering, da Ferrari al 62esimo posto e da Prada, all’83esimo posto mondiale.
Nella top 10 dopo Apple, Microsoft e Amazon, compaiono Google, Samsung, Toyota, Coca-Cola, Mercedes-Benz, McDonald’s e Bmw. Ampliando lo sguardo verso la top 100, si trovano Nvidia come 36esima, Pandora, Range Rover e Jordan che sono le “new entry” di questo 2024. A rientrare nella classifica di Interbrand sono anche Uber al 78esimo posto e LG.
Ferrari sorpassa Apple
Un dato ben più che positivo per la reputazione italiana è Ferrari prima in assoluto per crescita, sorpassando elegantemente Apple, con un aumento del 21% a 13,1 miliardi di dollari. Ma a non delude ci pensa anche Prada posizionandosi tra le migliori per incremento del suo valore, un +14% a 8,3 miliardi
Entrando nel merito del valore complessivo, i 100 brand globali parte della classifica hanno aumentato di 3,4 volte il valore rispetto alla prima edizione: da 988 miliardi di dollari a 3.400 miliardi. “Ma se questi brand fossero stati gestiti come asset strategici per la crescita, il loro valore complessivo avrebbe potuto raggiungere i 6.900 miliardi: la crescita che osserviamo nasconde un’incredibile opportunità mancata“, così il Global CEO di Interbrand, Gonzalo Brujó, commenta la classifica.
Il calo del valore di Apple
Nello stilare la classifica, oltre a vedere Ferrari prima assoluta per crescita, è emerso che Apple, anche se conferma la sua posizione al primo posto, per la prima volta ha registrato un calo del valore del suo brand, -3%. “Al contrario di altri che si sono tuffati a capofitto nell’intelligenza artificiale, Apple ha intrapreso un percorso più consapevole, in modo da garantire che le proprie versioni di intelligenza artificiale corrispondessero ai valori aziendali“, spiega e commenta il Global Director of Brand Economics di Interbrand, Greg Silverman.
A quanto pare Apple ha voluto salvaguardare la fidelity a lungo termine rispetto ai ricavi a breve termine, che come conclude Silverman, si tratta di “una mossa che ha portato a una crescita delle azioni del 20% da inizio anno e prevediamo che il valore di questo brand aumenti nella classifica del 2025“.
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