L’istat ha dato le sue prime stime preliminari di giugno su base 0,1% mensile e 0,8% annua, uguale a maggio. Il costo del cibo, detersivi casa e cura della persona sono rallentati facendo seguito da 1,8% a 1,4%. Se ad aprile e maggio l’inflazione stava su 0,8% anche giugno si è attestato alla stessa percentuale. La spiegazione, dice istat, si deve ad un fatto stabile sui prezzi degli alimentari, prezzi che bilanciano l’inflazione dell’energetico dove purtroppo i prezzi continuano a salire.
Cos’è l’inflazione?
In un sistema economico di libero mercato i prezzi possono oscillare in qualsiasi momento. Alcuni crescono e altri scendono. Quando si verifica un incremento diffuso dei costi, che comprende molti prodotti e non è limitato ad una solo categoria di articoli, si parla di inflazione. In altre parole significa che è diminuito il potere d’acquisto e con un euro oggi si riesce ad acquistare meno rispetto al passato. Per rilevare l’aumento dei costi, si prendono in esame i prodotti che vengono acquistati maggiormente, con più frequenza, come l’energia elettrica rispetto ad altri meno rilevanti come lo zucchero o i francobolli.
Le abitudini delle famiglie nel calcolo dell’inflazione
Le famiglie non sono tutte uguali. Le abitudini di spesa media delle famiglie determinano l’importanza relativa a ciascun prodotto e servizio nel calcolo dell’inflazione. Per calcolare l’entità dell’inflazione, si prendono in esame tutti gli oggetti e servizi consumati dalle famiglie tra cui gli elementi di uso quotidiano come giornali, cibo e carburante. I beni durevoli tra cui l’abbigliamento, il pc e gli elettrodomestici e i servizi come affitti, parrucchiere, assicurazioni. Tutte le spese effettuate per i prodotti e i servizi vengono introdotte in quello che è denominato “paniere”. Ogni elemento messo all’interno del paniere ha però un costo che può variare nel tempo. In caso di inflazione, per calcolarne il tasso, ovvero la percentuale in un anno, si prende in esame il costo complessivo del paniere in un mese specifico confrontato con il valore nello stesso mese nell’anno precedente.