Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in videocollegamento con l’assemblea annuale dell’Anci a Torino ha affrontato diverse questioni relative alla legge di bilancio 2025, soprattutto riguardo alle risorse destinate al Servizio Sanitario Nazionale.
Giorgetti sulla manovra
Il ministro ha parlato dell’incertezza riguardo alle prospettive dell’economia italiana, sottolineando che “la conferma degli effetti economici” delle misure strutturali contenute nella manovra “può contribuire ad attenuare i timori legati a questa incertezza e a favorire una piena ripresa dei consumi ancora frenata come dimostrano i dati dell’Istat”. Ha aggiunto che “promuovere la domanda in un contesto di grande incertezza è una delle chiavi cruciali per realizzare la crescita che abbiamo previsto nel 2025”.
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Giorgetti ha poi spiegato che “la riduzione delle risorse già stanziate a legislazione vigente per la realizzazione di interventi pubblici disposta nella legge di bilancio” è legata alla necessità e alla volontà del governo di dare priorità “all’utilizzo delle somme previste nel Pnrr e del fondo Coesione, che dovranno essere sfruttate nel biennio 2025-26″.
Il ministro ha sottolineato che viene richiesto un sacrificio sia nel settore pubblico sia in quello privato. “Sebbene il comparto degli enti locali sia riuscito a tenere sotto controllo le spese degli anni, le necessità di coordinamento finanza pubblica richiedono un contributo di tutti. Quindi anche delle amministrazioni” ha chiarito, aggiungendo che riguardo agli enti territoriali questo contributo è stato individuato “in un accantonamento di bilancio che, nei prossimi anni, potrà essere destinato ad accelerare il ripiano del disavanzo stesso o a realizzare investimenti”.
Le risorse per la sanità
Ha poi voluto aprire la discussione sulla questione delle risorse per la sanità, perché è uno dei punti più criticati della legge di bilancio. Se si accusa il governo di non aver stanziato abbastanza risorse per questo settore, il ministro ha definito tutto ciò come falso, perché “la manovra sostiene con forza il sistema sanitario nazionale, stanziando ulteriori 12 miliardi in tre anni, questo significa che il finanziamento complessivo passerà da 134 miliardi nel 2024 a 141 miliardi nel 2027“.
Ha aggiunto che l’incremento medio nel periodo 2025-2027 “sarà superiore al tasso di crescita della spesa pro-capite media” e ciò significa che il governo, se cerca di tenere sotto controllo la spesa pubblica, farà invece “crescere le risorse per la sanità, tema che considera cruciale e fondamentale“. Per il periodo 2027-2036 invece sono stati stanziati 1 miliardo e 300 milioni “per il potenziamento, la ristrutturazione edilizia e l’ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico” ha aggiunto, sottolineando che “le spese sanitarie resteranno escluse dal tetto delle revisioni di spesa delle detrazioni”. Per Giorgetti questi dati dimostrano quindi “la falsità delle narrazioni strumentali”.
Il ministro ha poi parlato della sanità digitale: “La forte spinta alla sanità digitale è un dato positivo a cui bisogna dare continuità anche oltre il 2026. Mi riferisco alla tele medicina e all’utilizzo dei dati con la costruzione di un ecosistema condiviso che è un asset fondamentale per agire sulla prevenzione, intesa anche come abitudini di stili di vita salutari”.
Giorgetti ha infine evidenziato che la politica della sanità “non può esaurirsi nella programmazione e nella gestione della spesa in senso stretto”, ma c’è la necessità che venga integrata con la politica dello sport e con la politica dell’alimentazione. “Il mio invito è tenere presente questa molteplicità di dimensione. Possiamo essere orgogliosi degli sforzi che il nostro governo e nostri governatori stanno facendo” ha concluso.
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