Dopo l’annuncio del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sull’imposizione dei dazi sulle auto, i titoli dello specifico settore in Borsa hanno iniziato malissimo la giornata. A risentirne del provvedimento, che sarà effettivo dal 2 aprile con una tassa del 25%, sono i principali titoli in Europa.
Dazi Usa, grave flessione per Stellantis e Pirelli
Gli effetti dei dazi, ancora non operativi, si fanno quindi già sentire e le borse principali d’Europa, tra cui Milano, hanno fatto registrare un grave crollo nelle quotazioni. A Piazza Affari si registra il crollo della quotazione di Stellantis che, a poco più di mezz’ora dall’inizio delle contrattazioni, ha ceduto oltre il 5% a 10,8 euro per azione.
Crollo anche per altri titoli delle automotive italiane come per esempio la Ferrari, in calo del 2%, ma anche Iveco Group che cede l’1,93%. In calo anche la società produttrice italiana di prenumatici Pirelli che registra un ribasso del 2,29%. Negli ultimi tempi quest’ultima azienda, con sede a Milano, è in trattativa con il socio d’azione cinese Sinochem per ridurre la sua partecipazione del 37%. Il tutto in nome di una direttiva statunitense, in vigore dal 2027, che introdurrà limitazioni per le aziende che hanno una forte presenza cinese nell’azionariato.
Il calo investe anche le altre Borse europee
A registrare un calo più contenuto, in quanto meno esposta al mercato del Nord America, è la Renault che regista la cessione dello 0,67% delle azioni. Anche Michelin, sempre con riguardo alla Borsa di Parigi, registra un ribasso vicino all’1%.
Dopo la Borsa italiana, anche la Borsa tedesca risente pesantemente dei dazi annunciati da Trump. A Francoforte vistoso calo per Mercedes Benz che cede il 4,64%, ad un passo dal tracollo di Stellantis, a seguire Daimler Truck che cala del 3,55%, mentre Bmw ha registrato un ribasso del 3,43%. Male anche la Porsche e la Volkswagen che cedono rispettivamente il 3,06% e il 2,95%.