Crisi Stellantis: tra Scioperi negli USA e Gigafactory in stallo in Italia

Stellantis affronta difficoltà su entrambe le sponde dell'Atlantico, con scioperi in vista negli USA e una gigafactory bloccata in Italia.

Redazione
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Non c’è pace per Stellantis, con problemi che si accumulano sia negli Stati Uniti che in Italia. Negli USA, le vendite sono crollate del 18% nel primo semestre del 2024, e il rischio di uno sciopero generale dei dipendenti sembra sempre più concreto. In Italia, invece, la situazione è altrettanto preoccupante, con la produzione in caduta libera (-25% rispetto all’anno precedente) e un progetto chiave, la gigafactory di Termoli, che è fermo al palo. La trattativa con il governo per la realizzazione della fabbrica di batterie per veicoli elettrici è in stallo, al punto che si parla di un possibile subentro del gruppo cinese Dongfeng, che potrebbe ricevere i 400 milioni di euro previsti dal PNRR.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, guidato da Adolfo Urso, ha convocato una riunione per il 17 settembre per discutere del futuro dello stabilimento di Termoli, ma Stellantis ha già manifestato la sua indisponibilità a proseguire la trattativa. Questo ha spinto il ministro a ventilare l’ipotesi di dirottare i fondi verso altri progetti, come quello di Dongfeng, che potrebbe costruire in Italia una fabbrica per produrre 100.000 vetture elettriche o ibride destinate al mercato europeo.

Stellantis in Italia? Acque agitate…

Nel frattempo, gli stabilimenti italiani di Stellantis navigano in acque agitate. A Mirafiori, Cassino, Pomigliano d’Arco e Melfi, la produzione è ridotta al minimo, con cassa integrazione e contratti di solidarietà che toccano migliaia di lavoratori. A Mirafiori, la produzione di Fiat 500 elettriche e Maserati è ripartita a ritmo ridotto dopo sette settimane di stop, mentre Cassino e Pomigliano d’Arco faticano a mantenere attive le loro linee di produzione. Melfi, che impiega 5.300 addetti, riprenderà l’attività a settembre con turni dimezzati, ma il futuro rimane incerto.

Stellantis sembra quindi divisa tra crisi interne e la necessità di trovare nuove soluzioni per rimanere competitiva in un mercato automobilistico globale sempre più difficile.

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