Dopo un lunedì ‘nero’ per la borsa di Tokyo, che ha perso oltre il 12,4%, e il Dow Jones a Wall Street che ha segnato un calo del 2,61%, i mercati globali hanno registrato segnali incoraggianti. Il Nikkei ha chiuso con un rialzo del 10,24%, ma la fragilità permane con il Ftse Mib in calo dello 0,89%, l’Ibex 35 di Madrid in discesa dello 0,87%, il Dax di Francoforte in flessione dello 0,18% e il Cac 40 di Parigi che perde lo 0,56%.
Le cause della flessione e le aspettative per il futuro
La recente flessione è stata alimentata dal forte apprezzamento dello yen nei confronti del dollaro. Gli analisti guardano alle prossime mosse della Fed, con previsioni di un rallentamento della crescita negli Stati Uniti piuttosto che una recessione. Steven Bell, Chief Economist Emea di Columbia Threadneedle Investments, sottolinea che se il rallentamento non dovesse trasformarsi in recessione, i mercati potrebbero stabilizzarsi e riprendersi.
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César Pérez Ruiz, Head of Investments & CIO di Pictet Wealth Management, evidenzia che la Fed ha intenzione di iniziare a tagliare i tassi a settembre, ma i mercati azionari statunitensi sono stati spaventati dai dati economici deboli, specialmente per l’attività manifatturiera e l’occupazione. La scorsa settimana, l’S&P 500 ha perso il 2% e il Nasdaq il 3,3%, quest’ultimo in calo dell’11% dal suo massimo recente del 10 luglio.
Analisi settoriale e globale
Le small cap, favorite dagli investitori in uscita dalle imprese tecnologiche, hanno subito un forte calo, con il Russell 2000 in discesa del 6,7%. In Giappone, l’inasprimento della politica da parte della Bank of Japan ha rafforzato lo yen ma penalizzato il Topix, che ha perso il 6% in una settimana.
Le scommesse su un taglio dei tassi della Fed hanno alimentato un rally dei bond, con il tasso degli Us Treasury a due anni diminuito di 50 punti base. L’oro ha avuto una buona settimana, guadagnando oltre il 5% per l’intero mese di luglio.
Prospettive economiche e politiche
Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm, osserva che la volatilità del mercato azionario è aumentata significativamente. Gli investitori globali sono preoccupati per la salute dell’economia statunitense, con alcuni dati che suggeriscono un possibile avvio verso una recessione. Nonostante ciò, alcuni indicatori macroeconomici indicano che l’economia statunitense rimane in buone condizioni, con una crescita annuale solida.
Flax ritiene che la reazione del mercato sia drammatica e che il ritracciamento odierno possa offrire un’opportunità per aumentare l’esposizione azionaria. La disoccupazione e altri indicatori, come l’aumento delle insolvenze per le carte di credito, dovranno essere monitorati attentamente per valutare l’effettivo ritmo di rallentamento.
Il mercato azionario cinese
Martedì, i mercati azionari cinesi hanno chiuso in rialzo, con l’indice di Shanghai in crescita dello 0,23% e l’indice di Shenzhen in aumento dello 0,82%. Le azioni legate ai settori dell’istruzione e delle apparecchiature fotovoltaiche hanno guidato i guadagni, mentre quelle dei settori delle assicurazioni, dei trasporti ferroviari e dei metalli preziosi hanno subito perdite. L’indice ChiNext, che segue le imprese innovative, è salito dell’1,25%.
In sintesi, la settimana ha visto un alternarsi di rialzi e ribassi, con i mercati ancora incerti e volatili. Le future mosse della Fed e gli sviluppi economici globali continueranno a influenzare significativamente l’andamento dei mercati finanziari.
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