Dal 2 gennaio 2025 una fetta piuttosto consistente della popolazione anziana italiana potrà godere di un nuovo bonus, che nasce con l’obiettivo di sostenere le spese per la cura della persona e della casa che spesso queste persone non sono in grado di permettersi. Si tratta del cosiddetto bonus anziani, ovvero una Prestazione universale che dal primo gennaio 2025 fino al 31 dicembre 2026 permetterà agli ultraottantenni con bisogni di assistenza gravissimi di godere di un’erogazione mensile, necessaria a sopperire alle spese di tutti i giorni.
Nello specifico, coloro che hanno i requisiti per richiederlo potranno godere di un’integrazione all’assegno di accompagnamento di ben 850 euro mensili, nelle disponibilità delle casse dello Stato. Secondo quanto si apprende, lo Stato ha dedicato al bonus 250 milioni di euro per il 2025 e altri 250 milioni per il 2026. Tali finanziamenti potranno essere utilizzati sia per pagare il lavoro di cura e assistenza, svolto da lavoratori domestici con regolare contratto di lavoro, sia per l’acquisto di beni e servizi destinati sempre al lavoro di cura e assistenza.
Leggi Anche
Per richiedere il Bonus è necessario recarsi sul partale Web dell’Inps a partire dal giorno 2 gennaio 2025. Al di sotto della dicitura “Decreto Anziani – Prestazione Universale” sarà possibile quindi inoltrare la propria richiesta. Per chi non fosse in grado di svolgere in autonomia la domanda, sarà possibile recarsi presso i patronati presenti in tutto il Paese.
Chi può accedere al Bonus Anziani?
L’Inps ha rilasciato i criteri necessari per accedere all’erogazione del bonus anziani. Affinché la Prestazione universale venga assegnata è necessario che il destinatario abbia un’età pari o superiore agli 80 anni e che abbia un livello di bisogno assistenziale gravissimo e riconosciuto agli atti dalla Commissione medico-legale dell’Inps, anche in base alle indicazioni fornite dalla Commissione tecnico-scientifica nominata il 16 ottobre 2024.
Inoltre il richiedente deve avere un valore Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) in corso di validità non superiore ai 6mila euro per quanto riguarda le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria ordinario. Per concludere, è necessaria la titolarità dell’indennità di accompagnamento come previsto dall’articolo 1 comma 1 della Legge 11 febbraio 1980, numero 18. Nel caso in cui questa titolarità venga sospesa, allora sarà sospesa anche l’erogazione del Bonus anziani.
© Riproduzione riservata