Bitcoin, oggi nuovo valore da record e la Lega chiede protezioni: “No alla tassa al 42%”

Il partito di Matteo Salvini segue le orme del repubblicano Donald Trump e presenta un emendamento alla Legge di bilancio per tagliare le tasse sulle cripto valute

Redazione
5 Min di lettura

Il Bitcoin, la cripto valuta più conosciuta e utilizzata al mondo, continua a battere tutte le aspettative e a crescere senza freni. Poche ore fa la valuta digitale ha infatti raggiunto il valore di ben 83mila euro, registrando una crescita del 7% in una sola settimana. Un successo per gli investitori ma anche la dimostrazione che l’economia americana ancora una volta governa quella mondiale. La crescita esponenziale del Bitcoin è infatti collegata con l’elezione del presidente statunitense Donald Trump, che in campagna elettorale ha dichiarato di essere pronto a rendere meno restrittive le regolamentazioni legate alla valuta digitale.

Il Bitcoin è infatti uno dei cosiddetti “Trump-trades“, ovvero i movimenti di mercato che cercano di prezzare le politiche dell’ormai presidente eletto, e si dimostra di giorno in giorno sempre più fruttuoso. Ad esso si aggiunge la crescita del potere del dollaro, e gli aumenti dei titoli azionari delle aziende di Elon Musk, che in totale hanno portato nelle tasche dell’imprenditore sudafricano ben 32 milioni di dollari in più.

Donald Trump
Donald Trump, ex Presidente Usa

A dimostrazione che le azioni della superpotenza americana influenzano pesantemente l’economia e la società delle altre Nazioni, comprese quelle più lontane da loro, c’è la decisione annunciata oggi dalla Lega. Il partito di Matteo Salvini, da sempre grande sostenitore di Donald Trump e delle sue idee politiche, ha infatti deciso di sfruttare la crescita del Bitcoin per presentare un emendamento alla prossima Legge di bilancio. L’obiettivo è quello di rendere il mondo delle cripto più attrattivo anche per gli italiani e allo stesso tempo permettere loro di avere guadagni maggiori.

La proposta della Lega sulle cripto valute

L’emendamento della Lega alla manovra, a prima firma Giulio Centemero, si divide in due diversi provvedimenti. Il primo prevedrebbe l’eliminazione dell’aliquota al 42% imposta dal Ministero dell’Economia sulle cripto valute e la sua sostituzione con una al 28%, la seconda invece elimina l’aliquota e la sostituisce con la rimozione della soglia di 2mila euro di esenzione delle imposte per le plusvalenze sulle cripto valute. Inoltre, è prevista la formazione di un tavolo permanente per il dialogo con le associazioni del settore.

Sembrerebbe che la prima proposta della Lega, quella della soppressione dell’aliquota al 42%, avrebbe un costo pari a 16,7 milioni nel 2025, a cui si dovrebbe provvedere con la riduzione del fondo speciale di parte corrente iscritto nel Programma ‘Fondi di riserva e speciali‘ della Missione ‘Fondi da ripartire‘ dello stato di previsione del Mef. Inoltre, la riduzione dell’aliquota al 28% avrebbe un costo di 14,7 milioni nel 2025 che sarà coperta dallo stesso fondo. La Lega ha però spiegato che la rimozione della soglia di 2mila potrebbe produrre un gettitosuperiore a quello originariamente previsto“, che al momento sarebbe pari a 16,7 milioni su base annua.

La corsa del Bitcoin e degli altri “Trump trades

Il Bitcoin è solo una parte del successo finanziario che la vittoria di Donald Trump porta con sé. Dalla scorsa settimana, infatti, il dollaro ha registrato valori più che positivi, superando l’ultimo successo di luglio e superando di 153,77 punti lo yen; al contrario l’Euro è sceso sotto la soglia dell1,07. L’ondata economica trumpiana potrebbe però essere solo agli inizi. Questi risultati sono infatti stati raggiunti in un periodo ancora incerto, ovvero quando il neo-eletto, stava ancora tentando di conquistare la maggioranza alla Camera dei rappresentanti, dopo averla ottenuta al Senato.

Emmanuel Cau, responsabile della strategia azionaria europea di Barclays al Financial Times, ha infatti chiarito che ciò a cui stiamo assistendo è di fatto la volontà delle persone di “saltare sul Trump-trade prima piuttosto che dopo“, ovvero di cercare di godere di questa crescita il più possibile. Mabrouk Chetouane, responsabile della strategia di mercato globale di Natixis Investment Managers, ha invece sostenuto che “gli investitori ora sono disposti ad assumersi dei rischi, anche in presenza di un maggiore protezionismo“, in riferimento alle politiche di sicurezza che Trump potrebbe garantire al settore delle cripto valute. Allo stesso modo, potenziali investitori sono pronti a scommettere sulle aziende miliardarie di Elon Musk, nuove protegée di Trump e possibile nuovo membro del Congresso Usa.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo