Cosa fare con le banconote rotte o strappate? L’Unione nazionale dei consumatori fornisce una serie di consigli riuniti in una guida su come agire in caso si incappi in denaro danneggiato. Il primo monito è quello di prevenire i rischi, facendo attenzione a quando si riceve il resto.
Banconote rotte, come agire in caso di danni
In primo luogo è necessario sapere che il venditore ha diritto a rifiutare il pagamento se effettuato con banconote danneggiate. Però anche il consumatore può dire di no ad un resto fornito in denaro non integro. Nel caso in cui si presti attenzione durante queste transazioni c’è possibilità di redimersi: esiste una specifica procedura per ottenere il cambio in caso di banconote rovinate o strappate. La prima cosa da sapere è che esistono delle categorie per le banconote usurate:
1) Banconote logore sono quelle rovinate dall’umidità, dalla vicinanza a una fiamma, banconote lacerate o strappate
2) Le banconote danneggiate sono invece quelle sporche o macchiate
3) Le banconote mutilate sono quelle a cui manca un pezzo come potrebbe essere un angolo strappato
Il primo tentativo in caso si fosse in possesso di una banconota appartenente ad una di queste tre categorie è quello di provare a versare l’importo in banca: se alla cassa non sollevano polemiche vuol dire che la banca era in grado di accettarle. In caso contrario è prevista una procedura per chiedere una sostituzione del denaro rovinato: le banconote devono infatti essere portate ad una filiale della Banca d’Italia.
Banconote rotte, la prassi di Bankitalia
A quel punto il denaro passerà sotto l’occhio esperto del personale della banca che procedere a sostituire la banconota, se il richiedente è in buona fede, ma che se si ritiene che ci sia una malafede, ovvero che sia stato il richiedente a danneggiare le banconote, il denaro può essere trattenuto dalla banca. In caso di dubbi il caso verrà sottoposto ad un team di esperti.
Una conditio sine qua non per la sostituzione è che non ci sia più del 50% della banconota originale. Questa regola è stata introdotta per evitare che i più furbi possano dividere una banconote intenzionalmente per richiederne due.
