Sono oltre 4700 i progetti selezionati per realizzare infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici nei centri urbani.
Scarseggiano, invece, le proposte per le “colonnine” nelle superstrade e senza i requisiti di ammissibilità. Sono i risultati del bilancio del primo bando 2023 dedicato alla misura del PNRR per lo sviluppo di infrastrutture di ricarica elettrica, i cui esiti sono stati pubblicati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
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L’importo per installare le 4.718 colonnine, è di circa 70 milioni di euro. Per le ricariche sulle superstrade, sono giunte poche proposte progettuali, che non avevano i requisiti di ammissibilità alla misura.
L’obiettivo delle ulteriori procedure di selezione è raggiungere il target finale di installare oltre ventunomila infrastrutture di ricarica entro il mese di giugno 2026, per uno stanziamento economico di 713 milioni di euro.
Le colonnine di ricarica elettrica in Italia
In base al rapporto “Le infrastrutture di ricarica a uso pubblico in Italia” curato da Motus-E, nel nostro paese nel 2022 erano presenti 36.772 punti di ricarica distribuiti in 19.334 colonnine. Una colonnina può avere infatti due prese per ricaricare l’auto. Queste infrastrutture sono distribuite in 14.048 location accessibili al pubblico. Considerando che in Italia sono circa 170 mila le auto full electric in circolazione, si tratta di circa un punto di ricarica ogni 5 vetture.
Per la distribuzione geografica, il 57% circa delle infrastrutture è distribuito nel Nord Italia, il 22% nel Centro e solo il 21% nel Sud e nelle Isole. La Lombardia è la più virtuosa, possedendo il 16% delle installazioni (6.661).
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