Cosa mangeremo nel futuro? I trend social hanno già cambiato la dieta mediterranea

Secondo una ricerca effettuata da Mintel, istituto specializzato nell'analisi dei trend globali, sono quattro le tendenze che influenzeranno il 2025 e probabilmente anche gli anni a venire

Redazione
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Il Vejanuary, i video sui corpi che cambiano drasticamente non appena elimini qualche tipo di cibo, le ricette fit con ingredienti a chilometro zero e le novità sempre più strane che derivano dall’unione tra agricoltura e tecnologia, sono trend che hanno già iniziato a modificare le nostre diete e, forse, neanche ce ne siamo resi conto. Eppure, anche il modificarsi, il seguire il cambiare delle epoche e dei bisogni dell’umanità è il sintomo di un’evoluzione verso una prospettiva nuova e sempre imprevedibile.

Così, anche la dieta, compresa quella mediterranea, deve imparare ad adattarsi alle novità che il passare del tempo porta con sé, accettando nuovi sapori e soprattutto cibi che fino a questo momento non avremmo preso in considerazione. Secondo una ricerca effettuata da Mintel, istituto specializzato nell’analisi dei trend globali, sono quattro le tendenze che influenzeranno il 2025 e probabilmente anche gli anni a venire.

Si tratta di scelte consapevoli che cercano di risolvere alcuni problemi di logistica che la nostra epoca potrebbe trovarsi ad affrontare. Dal bisogno di consumare meno carne per evitare di inquinare, ma anche solo per rispetto della vita animale, fino alla scelta di prodotti locali per superare il problema della fornitura alimentare globale a causa di fattori geopolitici e ambientali, che sono ormai sempre più frequenti. Non manca poi la volontà di utilizzare il “cibo come medicina“, che si contrappone però alla teoria del cibo che permette di “infrangere le regole“.

I nuovi trend che influenzano la dieta

I cosiddetti food trend sono tra le tendenze che maggiormente influenzano gli utenti social, bombardati da immagini di ricette salutari preparate con pochi ingredienti, spesso estremamente convenienti, che permettono di preparare pasti gustosi e allo stesso tempo nutrienti. In molti, però, cedono a influenze che invece preferiscono cibi particolari e mai provati prima, ma che si scoprono essere alternative di grande valore.

Così, anche nella dieta degli italiani iniziano a comparire cibi plant based, ovvero senza contenuti provenienti da carne animale, oppure cibi fermentati, piccanti e speziati, che fino a decenni fa erano sconosciuti, Cresce, quindi, in tutto il mondo il numero di persone che preferiscono diete a basso o nullo contenuto di carne, oppure con bevande che preferiscono prodotti fermentati al posto di zucchero o caffè.

Tra le preferite della stagione c’è la kombucha, ovvero una bevanda ottenuta dalla fermentazione del tè zuccherato. Seguono anche il succo di caprifoglio blu siberiano che è privo totalmente di stimolanti artificiali, o il guaranà, che riduce l’affaticamento fisico e mentale. Si tratta in questi i casi di tentativi di eliminare dalla propria dieta gli elementi artificiali, spesso ritenuti dannosi per il corpo umano, soprattutto se utilizzati in grande quantità.

Un trend da non trascurare, poi, è quello dei cibi conditi con spezie che provengono dall’Oriente, che insaporiscono la nostra dieta con sapori nuovi ed esotici, spesso utilizzati per superare la noia data dai cibi utilizzati quotidianamente. Per superare, invece, la globalizzazione ed aiutare a crescere le aziende nazionali, in molti iniziano a preferire ingredienti a chilometro zero, spesso più costosi, ma conditi dalla consapevolezza di star aiutando le piccole e grandi imprese della propria Nazione.

Questo trend è stato riconosciuto anche dalla piattaforma TheFork, che permette la prenotazione online di ristoranti e locali, che ha registrato come gli italiani preferiscano frequentare locali in cui le pietanze provengono dai territori locali. Un grande interesse anche per gli ambienti che tentano di favorire sia il palato che la socialità, nel tentativo di rifuggire dalla solitudine data dall’utilizzo costante degli strumenti tecnologici.

Il 2025, quindi, potrebbe essere l’anno in cui queste tendenze diventeranno sempre più parte della vita quotidiana degli italiani, i quali, giorno dopo giorno, continuano ad evolversi per tentare di rispondere alle sfide che il presente e il futuro portano con loro.

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