La prossima Milano Fashion Week Men’s dal 12 al 16 Gennaio 2024, prevede un inebriante programma incentrato su creatività, innovazione, qualità e sostenibilità. Il calendario presenta 74 appuntamenti di scoperte di collezioni inedite, tra cui 22 sfilate fisiche, 5 digitali, 32 presentazioni e otto eventi. Si prevedono ben 13 milioni di spettatori pronti a seguire le dirette streaming.
Tra le novità della kermesse dedicata alle collezioni uomo “per la prima volta sfila Stone Island, un brand importante per l’Italia, che non ha mai sfilato nella settimana della moda e quindi sarà un esordio molto atteso. Diciamo che sarà uno show molto particolare, più che una sfilata”, ha commentato in conferenza stampa Carlo Capasa, presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana.
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La notizia è stata un altro segno della direzione strategica di Remo Ruffini e del Gruppo Moncler, che nel 2020 ha rilevato il brand e che lo scorso giugno ha inaugurato il nuovo corso, assumendo appunto, Robert Triefus come CEO.
Per la prima volta, infatti, in oltre 50 anni di storia, il brand di Ravarino, Stone Island debutterà in sfilata il 12 gennaio, giorno di apertura della Fashion Week. Per questo show memorabile è stato pensato lo scenario industriale de La Cattedrale, di via Giovanni da Udine 45 nel Milano Certosa District. Come ogni sfilata ed evento, la location è uno sfondo fondamentale, contributor per il quale si riesce ad infondere l’aspetto simbolico e significativo-creativo, fornendo la visione futura del brand.
Stone Island e il Nuovo Manifesto
Con l’occasione, verrà svelato il nuovo Manifesto: “mentre ci avviamo verso il prossimo capitolo di Stone Island – ha commentato Robert Triefus, che prima di guidare Stone Island ha lavorato per 15 anni in Gucci, “la Milano Fashion Week Men’s ci offre il contesto in cui riunire la nostra community e condividere il nuovo Manifesto del marchio, che parla dell’unicità dell’heritage, dei valori e della mission di questo brand iconico”.
In ambito artistico, il Futurismo ha insegnato l’importanza dell’utilizzo di un manifesto nel momento in cui si voglia definire, dichiarare e raccogliere in modo conciso e chiaro pensieri, convinzioni e intenzioni. Che sia un manifesto programmatico o tecnico, senz’altro si farà riferimento a valori, desideri e mission di Stone Island, perseguendo, come moda insegna, un fil rouge avanguardista e visionario.
Stone Island: ricerca, sperimentazione e funzione d’uso
Un brand italianissimo di abbigliamento informale, sportswear, nato dall’estro creativo di Massimo Osti, un uomo visionario e artista della provincia di Modena. Nel 1982, Osti ebbe la magica intuizione di sperimentare con un materiale speciale: un telone da camion bifacciale e bicolore, talmente rigido e corposo che viene lavato a lungo con pietre pomice per domare la struttura della materia.
Il risultato? Eccezionale. La Tela Stella, dall’aspetto vissuto e chiaramente affascinante, con cui sono stati realizzati i sette primi giacconi del brand. Un tessuto unico nel suo genere, ispirato alle cerate marinare e per costruzione e taglio alle divise militari.
Lo studio della forma e della manipolazione della materia portato avanti dal designer, è divenuto il linguaggio attraverso cui Stone Island trova il proprio compimento, tra ricerca estrema e funzionalità massima.
Stone Island in tutte le sue stagioni
Dopo avere preso vita dalle mani di Massimo Osti, Stone Island nel 1983, conosce Carlo Rivetti, l’imprenditore di Gruppo Finanziario Tessile, che acquisendo il 50% dell’azienda, sviluppa il Marchio. Con la forte estetica del brand, si cavalcano Paninari e artisti del Britpop, divenendo, inoltre, sempre più riconoscibili per i trattamenti della materia e le tinture in capo uniche.
Dopo dieci anni di attività, Rivetti prende il pieno controllo dell’azienda e quando Osti decide di lasciare il suo ruolo, Stone Island viene proiettata nel XXI secolo dal designer inglese Paul Harvey che da vita alla seconda stagione del brand. Dopo dodici anni però, il designer sente di dover dedicarsi ad altre nobili passioni ed è in quel momento che Rivetti comprende che era tempo di affidarsi ad un team multiculturale che avrebbe potuto portare infinite nuove spinte e punti di vista del tutto eccezionali alla terza stagione di Stone Island.
Nel settembre 2020, il magnifico matrimonio di due realtà italiane dalle radici comuni, dai percorsi imprenditoriali simili e fondate sui medesimi valori. Stone Island e Moncler si innamorano e si uniscono sotto il gruppo Moncler uniti dalla filosofia “beyond fashion, beyond luxury”.
Stone Island e la sua Rosa dei Venti
Un badge, ispirato proprio ai gradi e alle mostrine militari, applicato sui capi realizzati e ricamato con la Rosa dei Venti. Un romantico simbolo d’amore per il mare e per la ricerca tessile insaziabile e costante aggiunto a quella sintesi perfetta tra sperimentazione e funzione d’uso, tra razionalità e sentimento; dove la funzione del capo va oltre l’estetica.
Una Rosa dei Venti che possa sempre suggerire instancabilmente la direzione da mantenere, senza perdere la meta, e al contempo indicare nuove rotte ispirazioni e decisionali, ricordando da dove si è giunti e dove si vuole arrivare.
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