Semaglutide “farmaco dell’anno”: cos’è e come utilizzarlo

Un farmaco a base di semaglutide è stato eletto dalla rivista Science "farmaco dell'anno", ma per utilizzarlo è necessaria la prescrizione medica

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Le festività natalizie sono dietro l’angolo e quest’anno i chili presi tra cenoni e feste in famiglia non saranno un problema. È finalmente approdato in Italia il farmaco rivoluzionario per la cura dell’obesità a base di semaglutide.

La rivista statunitense Science, tra le più autorevoli del settore, ha presentato il farmaco a base di semaglutide come il “farmaco dell’anno“, eletto grazie alle vendite esponenziali oltreoceano e per i risultati straordinari ottenuti da chi ha ammesso di averlo utilizzato per perdere peso. Una vera e propria svolta per chi soffre di obesità e non riesce a tornare in forma.

Come sempre, però, non è tutto oro quello che luccica. La prescrizione del farmaco infatti per ora in Italia è riservata ai pazienti diabetici e può essere ottenuta solo a seguito di varie analisi cliniche a causa degli effetti collaterali che la semaglutide porta con sé.

La semaglutide da farmaco per il diabete a cura per l’obesità

La semaglutide è una molecola che fa parte della categoria degli agonisti del recettore del GLP-1, nati come soluzione alle patologie diabetiche circa 20 anni fa. Nell’ultimo anno però le ricerche effettuate su tale molecola hanno dimostrato come sia efficace anche nel trattamento dell’obesità, motivo per cui il suo utilizzo è improvvisamente slittato.

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Semaglutide efficace contro l’obesità

Un successo planetario che però ha causato qualche problema a chi effettivamente utilizzava tale farmaco per la cura del diabete poiché, a causa dell’aumento della richiesta da parte di chi ha iniziato ad utilizzarlo per dimagrire, le scorte almeno negli Usa, sono diminuite vorticosamente. Solo qualche mese fa sui social l’ashtag #ozempic (nome che il farmaco a base di semaglutide ha negli Stati Uniti) è divenuto virale proprio per la pubblicità che le celebrità ne hanno fatto dopo il veloce dimagrimento che tale farmaco ha provocato.

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Allo stesso tempo, però, sono stati condivisi centinaia di video in cui persone affette da diabete annunciavano di non riuscire più a reperire il farmaco e quindi a tenere sotto controllo la loro patologia. Un problema che in poco tempo è stato dimenticato, ma che allo stesso tempo ha spinto l’Italia ha prendere precauzioni onde evitare di trovarsi nella stessa situazione.

Semaglutide in Italia, reperibile ma con difficoltà

La rivoluzione della semaglutide è arrivata anche in Italia, ma con qualche difficoltà e soprattutto con qualche ristrettezza. A spiegare la situazione italiana è stato Andrea Isidori, Professore Ordinario di Endocrinologia dell’Università Sapienza di Roma, all’AgenziaDire: “Nel nostro Paese questi farmaci sono accessibili, ma lo sono con alcune limitazioni, perché originariamente, nascevano come farmaci antidiabetici. Poi, nel corso dei trials clinici, ci si è accorti che erano anche molto potenti nel far perdere fino al 10-15% del peso. 

A causa del loro costo significativo e dell’originale indicazione, questi farmaci in Italia sono prescrivibili a carico del SSN esclusivamente per i soggetti diabetici, e la loro rimborsabilità è limitata a favore dei soggetti obesi più vulnerabili, quelli che sono anche diabetici“.

Nel nostro Paese infatti non è trascurabile la questione della sanità pubblica, che in quanto tale dovrà coprire interamente i costi del farmaco. Questo è uno dei motivi principali per cui la semaglutide è di difficile reperimento in Italia. “Alcuni di questi farmaci sono di disponibili all’acquisto libero ma con difficoltà. Questo perché, dato il successo planetario della loro efficacia, c’è stata una corsa all’acquisto e l’azienda farmaceutica non è stata in grado di fare fronte al fabbisogno di tutti i soggetti obesi su scala mondiale”.

Isidori: “In Italia illegale pubblicità per farmaci ma i social non hanno confini”

Isidori poi ha spiegato come proprio la vendita spropositata dei farmaci a base di semaglutide ha comportato la sua elezione a farmaco dell’anno: “dato il successo planetario della loro efficacia, c’è stata una corsa all’acquisto e l’azienda farmaceutica non è stata in grado di fare fronte al fabbisogno di tutti i soggetti obesi su scala mondiale. Il suo successo è stato notevolmente amplificato dai social media, un fenomeno nuovo, e a tratti pericoloso. A differenza di altri paesi, come gli Stati Uniti, in Italia è vietata la pubblicità di farmaci, per il rischio d’indurre fabbisogni sfruttando le debolezze dei pazienti. Ma i social media non hanno confini, motivando tanti pazienti a chiedere ai propri curanti la prescrizione“.

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Andrea Isidori, Professore Ordinario di Endocrinologia dell’Università Sapienza di Roma

Il pericolo quindi, come spiega Isidori, è che il farmaco venga utilizzato per sopperire alla pigrizia di chi, invece di faticare per ottenere il dimagrimento, decide di utilizzare la semaglutide. La conseguenza che si vuole evitare è proprio la carenza del farmaco nel nostro Paese, per cui “ si è dunque cercato di limitarne l’uso soltanto ai diabetici, ai quali è stato dato un canale preferenzialequesto ha fatto sì che, in Italia, tali farmaci per la gestione della ‘semplice’ obesità siano stati meno disponibili che in altri paesi“.

Gli effetti collaterali della semaglutide

Il Professor Isidori ha anche spiegato come già dalla primavera 2024 il panorama dei farmaci a base di semaglutide potrebbe ampliarsi, grazie alla disponibilità di nuove opzioni, che porteranno con sé una maggiore accessibilità.

Nonostante questo, i nuovi farmaci in commercio non riescono realmente a sopperire al problema dell’obesità, ma possono aiutare nella perdita di peso. Nel momento in cui però si decide di sospendere la cura c’è la possibilità di avere un nuovo aumento di peso: “Il farmaco è dunque un grandissimo ausilio, è davvero rivoluzionario nel meccanismo d’azione, ma da solo non cura completamente l’obesità. Sono farmaci che consideriamo sintomatici. Nel momento in cui li sospendiamo il paziente può tornare a ingrassare nuovamente”.

Il pericolo maggiore, però, nell’assunzione di farmaci a base di semaglutide risiede negli effetti  collaterali che essi portano con sé: “Gli effetti collaterali non mancano, variano da fastidi comuni come la nausea, i dolori di stomaco, la diarrea, fino al rischio molto raro, e non ancora completamente chiarito, di effetti collaterali gravi come la pancreatite o lo sviluppo di tumori tiroidei“.

In conclusione quindi, tale farmaco, spiega Isidori all’AgenziaDirenon può essere utilizzato alla leggera, al di fuori del controllo medico, perché sono farmaci che, pur essendo estremamente efficaci, richiedono una diagnosi, un’indicazione, una strategia medica che include più linee d’intervento, e anche una attenta sorveglianza degli effetti collaterali“.

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