Il rossetto più antico del mondo ha 4mila anni

Un excursus tra i segreti del make-up delle donne e degli uomini che nel Medioriente a.C. inventarono strane miscele e composte per colorare i loro volti ed esprimere significati che sono cambiati nel corso dei secoli

Redazione
4 Min di lettura

Datato tra il 1900 e il 1700 a.C. il rossetto più antico della terra. Lo attestano dei ricercatori dell’Università di Padova che hanno collaborato con i colleghi della Facoltà di Archeologia dell’Università di Tehran ed hanno rinvenuto in Iran il flaconcino tanto dibattuto.

Il rossetto ha 4mila anni: la scoperta di Padova e Teheran

Il team di ricerca internazionale ha scoperto le proprietà cosmetiche contenuto in un flacone che conteneva una preparazione a base di ematite, manganite e braunite, mescolato ad altre cere ed oli. La composizione che ne risulta non è dissimile a quella dei rossetti contenuti nelle borse della maggior parte delle donne del 21secolo e precedenti, perciò il miscuglio era probabilmente utilizzato per dare un tocco di glamour alle labbra.

Rossetto e make up, le origini mediorientali

Il Medio Oriente non è solo la culla della civiltà ma anche dei cosmetici. Basta fare un giro per i bazar lasciarsi ipnotizzare dall’utilizzo dei colori per stoffe, tessuti e pitture che è nato in quell’area del mondo che ne conserva la prerogativa.

Uno dei trucchi più antichi utilizzato per creare l’odierno smokey eye o eyeliner era il khol, che risale al 3100 a.C. ed era utilizzato dalle antiche civiltà del Medio Oriente e del Nord Africa. Si otteneva una pasta fatta di fuliggine mescolando la galena, un minerale di piombo di colore nero, con grasso, olio o acqua. Così gli antichi egizi, sia donne che uomini, si truccavano la palpebra superiore come gesto di vanità e protezione: si credeva la miscela proteggesse gli occhi da batteri e infezioni.

Rossetto e altri trucchi nel corso dei secoli

La storia del rossetto invece sembra cominciare 5000 anni fa, nelle stanze della regina sumera Pu-abi, che sembra avesse il costume di indossare una miscela di rocce rosse e piombo bianco per dare colore alle sue labbra. Dai sumeri questa consuetudine è passata agli egizi, ed è stata resa nota dalla regina Cleopatra che completava il trucco degli occhi con la tinta delle labbra di colo arancio, magenta o blu-nero.

Progetto senza titolo 22 1
Trucco delle donne dell’antica Roma

Durante il periodo di massimo splendore dell’impero romano anche le donne della upper-class sperimentavano il trucco delle labbra: si dice che la singolare imperatrice Poppea, moglie di Nerone, avesse un team di assistenti incaricati esclusivamente alla cura delle sue labbra, che dovevano sempre essere perfettamente colorate.

Il rossetto come simbolo di denuncia ed emancipazione

Per lungo tempo, negli anni d’oro dell’antica Grecia, in tempi relativamente più recenti, il rossetto è stato il simbolo di una certa categoria sociale, quella delle prostitute, che erano accusate di volersi spacciare per donne perbene se uscivano senza il rossetto, segno di identificazione del loro status.

Facendo un enorme passo avanti nel corso del ‘900 il rossetto assume un significato di forte denuncia sociale, diventa il simbolo di indipendenza ed emancipazione. Indossato dalle suffragette il rossetto diventa uno strumento di femminilità resiliente. Negli anni ’70 il rossetto cambia ancora il suo volto e compare sulle labbra delle star anticonformiste (David Bowie, Marylin Manson, e oggi i Maneskin) che fanno del rossetto uno strumento sempre più esplicitamente rivoluzionario.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo