Rimini, distrutto stabilimento inclusivo, Petitti: “No a omofobia e discriminazioni di genere”

A Rimini è stato vandalizzando lo stabilimento balneare La Community 27, noto per essere un luogo inclusivo

Redazione
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Atti vandalici si sono verificati nella notte tra il 23 e il 24 luglio nella spiaggia di Rimini, precisamente nello stabilimento La Community 27 conosciuto per essere inclusivo. I gestori dello stabilimento hanno denunciato l’atto ai carabinieri e sui social c’è stato anche l’intervento della presidente dell’Assemblea Legislativa Regionale e riminese, Emma Petitti.

La Community 27
Rimini, La Community 27

Rimini, la vicenda

A Rimini c’è uno stabilimento balneare, La Community 27, noto per essere inclusivo, con una passerella dipinta con i colori arcobaleno, che è diventata simbolo dell’inclusione sulla spiaggia della città marittima. Purtroppo dei vandali hanno distrutto lo stabilimento nella notte tra martedì e mercoledì scorso, come riportano i media locali. Sono state strappate le bandiere arcobaleno, sono stati spezzati gli ombrelloni e sono stati scritti insulti sessisti sulle pareti delle cabine. Le bandiere sono state prese di mira anche alcuni giorni prima, nella notte tra il 15 e il 16 luglio.

Emma Petitti, presidente dell’Assemblea Legislativa Regionale e riminese, sulla sua pagina Facebook ha scritto: “Bandiere strappate, danni e scritte orrende. Ho saputo ciò che è successo a ‘La Community 27’ e ci tengo ad esprimere la mia totale solidarietà per questo gesto vile. Omofobia e discriminazioni di genere non possono avere spazio nella nostra comunità. Dobbiamo fare il massimo per far sì che tutto ciò non succeda più”.

I gestori dello stabilimento balneare hanno denunciato l’accaduto alle autorità e hanno pubblicato su Facebook anche la copia dell’atto. In un post hanno scritto: “Le bandiere strappate (e non sono le prime quest’anno), le scritte sui muri, le minacce social. ‘La Community 27’ è un luogo rispettoso di ogni persona, e ha a cuore che tutti si sentano tutelati, e questo vale sia per i nostri clienti che per i nostri collaboratori. Non abbiamo mai cercato scontri tra civiltà, abbiamo sempre portato avanti progetti che hanno valorizzato ogni diversità e dato spazio a tutti coloro che hanno a cuore i valori che ci hanno sempre contraddistinto. Fino adesso siamo stati tranquilli e tolleranti, da oggi si cambia registro”.

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