Ridley Scott e il suo “Napoleon” sotto accusa per inesattezza storica

Uscito da pochissimi giorni nelle sale, Napoleon di Ridley Scott è stato accusato dagli storici di non aver rispettato la storia e aver “sminuito” la grandezza di Napoleone. Scott si difende “Non volevo dirigere un documentario, ma dare la mia interpretazione di un uomo”

Redazione
3 Min di lettura

Uscito nelle sale cinematografiche lo scorso 23 novembre, Napoleon di Ridley Scott ha riscosso un enorme successo dal pubblico, incassando nel weekend oltre 3 milioni di incassi al botteghino. Purtroppo però non si può dire altrettanto della critica, che ha addirittura accusato il regista di aver creato il più brutto film su Napoleone Bonaparte.

Napoleon 1
Napoleon

Lucio Villari: “Un bel film, che contiene una propria verità filmica”

A bocciare il film sono stati soprattutto gli storici, i quali hanno criticato Scott per aver “ridotto la grandezza di Napoleone ad una macchietta.

A commentare duramente l’ultimo lavoro del regista – di film del calibro di Blade Runner e Il Gladiatore – è stato soprattutto Franco Cardini: “Devo dire la verità: sinceramente, da un regista come Ridley Scott avevo davvero scarse speranze di vedere un film storicamente corretto su Napoleone, dopo aver visto quello che era stato capace di fare con il pur celebrato ‘Il Gladiatore’ e quel che ha combinato sulle Crociate, un infelicissimo pasticcio con falsi storici clamorosi”. Aspettative alquanto basse, quelle di Cardini, che sono state pienamente superate – in peggio. Ma d’altronde, riconosce lo stesso storico, Ridley con la storia ha sempre fatto ciò che voleva, senza mai attenersi alla credibilità storica dei fatti.

Più magnanimo è stato, invece, Lucio Villari. Lo storico ha infatti ammonito il regista sulla mancanza della parte italiana della campagna napoleonicastoricamente piattaforma sulla quale è cresciuto il mito di Napoleone” e dunque “lacuna difficilmente giustificabile dal punto di vista storico”, ma nonostante ciò – e il recupero di vignette satiriche e caricature create dagli inglesi per denigrare Napoleone – ritiene che il film, nel complesso, sia “un bel film, molto impegnativo sul piano cinematografico, che contiene una sua verità filmica”.

Ridley Scott: “Chi vuol studiare Napoleone vada in biblioteca”

Di fronte alle numerose critiche ricevute, è arrivata già negli scorsi giorni la replica di Ridley Scott. Il regista ha dichiarato “Non ho mai voluto dirigere un biopic, né un documentario. Come nei romanzi di Dostoevskij, uso la guerra e la politica per raccontare gli uomini e le donne. Volevo dare la mia interpretazione di un uomo, e di conseguenza di un lungo momento sociale e quindi anche politico” e intima chi volesse studiare Napoleone a non recarsi al cinema ma in biblioteca.

Una giustificazione questa che non è stata vista di buon occhio dai critici storici. Villari ha, a tal proposito, ribattuto “Il film ha uno sfondo storico, al di là della fantasia con cui opera il regista. E ha come protagonista una figura talmente incardinata nella storia moderna europea e mondiale e così potente, che non giustificherei questa giustificazione”.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo