“Jon Fosse Riceve il premio Nobel per la Letteratura 2023 per le sue opere teatrali innovative e per la prosa che danno voce agli invisibili” – dichiara l’accademia svedese al momento della proclamazione – “è oggi uno dei drammaturghi più rappresentati al mondo ed è sempre più riconosciuto per la sua prosa. La condizione umana è il tema della sua opera”.
Dopo il Nobel per la Medicina e il Nobel per la Fisica assegnati il 2 e 3 ottobre, ieri si sono aggiudicati il Nobel per la Chimica a Moungi Bawendi, Louis E. Brus e Alexei I. Ekimov. I tre sono stati premiati per la scoperta e lo sviluppo dei punti quantici, particelle che “catalizzano le reazioni chimiche e la cui luce può illuminare il tessuto tumorale per un chirurgo”.
Chi è Jon Fosse
Nato il 29 settembre 1959 a Haugesund, Jon Fosse è laureato in letteratura comparata all’Università di Bregen e ha lavorato presso l’Accademia di scrittura di Hordaland.
Da sempre si è dimostrato uno scrittore versatile e prolifico, tanto da venir considerato il Samuel Beckett norvegese.
Per tutte le sue caratteristiche e le sue straordinarie opere, il New York Time lo considera “uno di quegli autori che ti senti in colpa di non aver ancora letto”, mentre il Daily Telegraph lo ha inserito nella lista dei 100 geni viventi al mondo.
I suoi testi teatrali raccontano il divario di genere e generazionale presente nella società e sono incentrati, per la maggior parte, sulla difficoltà della comunicazione. Le sue opere letterarie, invece, appartengono a diversi generi tra cui saggistica e letteratura per l’infanzia. Vennero tutte tradotte in oltre 40 lingue e distribuite in tutto il mondo.
Nella sua carriera ha vinto numerosi premi e addirittura, per i numerosi riconoscimenti ricevuti, gli fu concesso di vivere per un certo periodo nella residenza reale di Grotten. Nel 2003 gli venne conferito il Cavalierato in Francia. E per non bastare nel 2010 gli fu consegnato il premio Ibsen per il teatro. È stato anche insignito del premio Ubu e dell’European Prize for Literature.
