A Vicenza l’antico Egitto, a Roma l’arte salvata dalla guerra. I Bronzi di Riace a Firenze e a Napoli alla scoperta dell’Impero Bizantino
A Capodanno si va alla scoperta del patrimonio storico mondiale grazie alle mostre nelle principali città italiane inaugurate nel periodo di festa che si potranno visitare in quest’ultima settimana dell’anno. L’antico Egitto accanto ai Bizantini, ma anche i Bronzi di Riace a Firenze, visti da Luigi Spina e l’arte sopravvissuta alla Seconda Guerra Mondiale.
A Vicenza con gli antichi egizi
L’antico Egitto, raccontato mediante 160 opere provenienti dal Museo Egizio e 20 dal Louvre di Parigi, tra capolavori della statuaria, sarcofagi decorati, rotoli di papiro, bassorilievi, stele dipinte, anfore e amuleti: è la mostra “I creatori dell’Egitto eterno. Scribi, artigiani e operai al servizio del faraone” allestita alla Basilica Palladiana, dal 22 dicembre al 7 maggio. La mostra si focalizza su Tebe e Deir el-Medina, il villaggio, fondato intorno al 1500 a.C., dove scribi, disegnatori e artigiani lavoravano per costruire e decorare le tombe dei faraoni. Collaterale e contemporaneo a questa mostra, il progetto allestito al Museo del Gioiello dal titolo “Gioielli e Amuleti. La bellezza nell’Antico Egitto”, svela l’attenzione che gli antichi egizi riservavano al gioiello, mediante scarabei, fiori di loto o il tipico occhio di Horus in forma di amuleto, ma anche collane e bracciali in terracotta, fili di perle e anelli d’avorio, sigilli con il nome del faraone, dipinti e rilievi, infine anche l’analisi del corredo di alcune mummie.
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A Senigallia gli scatti sulla natura di Sue Park
La mostra “Sounds of Silence” della fotografa sudcoreana Sue Park, più volte vincitrice del Photo Awards e direttrice della Shatto Gallery di Los Angeles, è in programma a Palazzo del Duca dal 23 dicembre al 4 giugno. L’esposizione svelano la bellezza della natura, mediante 100 fotografie: immagini scattate in Asia, Europa e nelle Americhe in cui la post produzione è ridotta al minimo.
A Roma l’arte salvata dalla guerra
Alle Scuderie del Quirinale fino al 10 aprile “Arte Liberata 1937-1947. Capolavori salvati dalla guerra”, con più di 100 capolavori salvati durante la Seconda Guerra Mondiale, insieme a un ampio panorama documentario, fotografico e sonoro, che racconta l’azione lungimirante di Soprintendenti e funzionari dell’Amministrazione delle Belle Arti, messi a riposo forzato dopo aver rifiutato di aderire alla Repubblica di Salò, che, coadiuvati da storici dell’arte e rappresentanti delle gerarchie vaticane, misero in salvo gran parte del patrimonio artistico-culturale.
A Firenze modernità multimediale e Bronzi di Riace
Si intitola “Seminarium” la mostra del danese Jesper Just, a cura di Caroline Corbetta, allestita al Museo Marino Marini dal 17 dicembre al 20 marzo: attraverso una serie di suggestive stazioni multimediali (6 multischermi, manipolati fino a diventare vere e proprie installazioni scultoree) l’artista mette in scena il legame che intercorre tra esseri umani e natura. Alla Galleria dell’Accademia dal 20 dicembre al 12 marzo la mostra “I Bronzi di Riace. Un percorso per immagini, con le fotografie di Luigi Spina”: il progetto, un tributo a 50 anni dalla scoperta, ospita 16 fotografie di grande formato dedicate alla statua A e alla statua B.
Alla scoperta dell’Impero bizantino a Napoli
Al Man Museo Archeologico Nazionale di Napoli dal 21 dicembre al 13 febbraio la mostra “Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario”, curata da Federico Marazzi:
oltre 400 opere in 15 sezioni per raccontare le fasi storiche successive all’impero Romano d’Occidente, con un focus su Napoli, città “bizantina” per circa sei secoli, dopo la conquista da parte di Belisario e le sue armate nel 536 d.C.
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