Quarant’anni di carriera nel settore moda, in cui è nata come stilista ed ha principalmente lavorato nell’ufficio stile di Vivienne Westwood, Bella Freud ha deciso di sondare le orme di famiglia lanciando il concept “Fashion Neurosis” con l’obiettivo di evidenziare le connessioni tra moda e identità, sfociando inevitabilmente in traumi e visioni personali. La pronipote del padre della psicoanalisi, Sigmund Freud, si impersonifica in terapeuta invitando personaggi di spicco del fashion system a stendersi su un divano per essere psicanalizzati nel passato, presente e futuro di una vita dedicata all’arte del vestire e dell’indossare.
Il video-podcast di Bella Freud è un’ulteriore garanzia del fatto che la moda non è mai stata solo una questione di abiti. Infatti, nel corso delle conversazioni/interviste, della terapia, si riesce ad assaporare il sottile linguaggio con cui la moda vive nei suoi codici estetici pregni di significati personali, sociali e politici. Il progetto, dunque, desidera esaminare come gli aspetti psicologici possano influenzare il modo di vestire, oltre a come la moda, a sua volta, possa riflettere concretamente pulsioni inconsce, identità e dinamiche socio-culturali.
Bella Freud con il suo podcast offre così una prospettiva alla portata di tutti sulla relazione che sussiste tra psiche e stile, attingendo a quelle che sono le teorie psicoanalitiche di suo antenato, e mischiandole alla sua esperienza nel mondo della moda.
Fashion Neurosis è lo zoom out che permette di tralasciare per un momento quel legame inscindibile che esiste tra moda ed economia, consumismo, successo. Il podcast vuole infatti offre la possibilità di percepire la purezza dell’unione della moda con la psicologia, la filosofia e la cultura, cercando di dichiarare senza filtri il fatto che la moda stessa rappresenta il biglietto da visita dell’identità e delle dinamiche collettive.
Bella Freud esplora così il mondo della moda attraverso i racconti intimi e introspettivi di personalità note in vari ambiti, come designer, modelle, creativi, sportivi e letterati che hanno vissuto sulla propria pelle e dall’interno i system. Nel corso delle varie puntate, quindi, le conversazione con i talent sono tracciate sulla discussione del rapporto tra stile ed identità. Mentre, la “psicoterapeuta” pone una serie di domande agli ospiti, sdraiati sul divano, che sono tenuti a raccontare la moda da un punto di vista più umano e meno vip, raccontandosi quindi in un’altra percezione.
Partendo dal significato degli abiti, si giunge a temi più ampi come l’amore, la cultura, l’ansia e la politica. In questa modalità, si riesce a creare un’atmosfera intima che favorisce conversazioni personali e profonde, rivelando il lato emotivo e simbolico della moda stessa,
Cosa si racconta di se stessi nel momento in cui si sceglie cosa indossare? Perché si sceglie di indossare ciò che si indossa? Proprio da qui la psico-stilista riesce a far emergere aspetti della moda inediti e testimoniati da figure iconiche della storia della moda. Da qui, si entra ad esempio in conoscenza dell’esperienza spiacevole di Kate Moss con un fotografo, della timidezza di Jonathan Anderson davanti ad una telecamera e del perché Rick Owens indossi sempre i tacchi.
Bella Freud ha così plasmato la moda in una forma che sembra banale ma non lo è, che sembra scontata ma non lo è. Solo quando vengono sottoposti ad indagine, ci si rende conto della verità di certi spunti. La moda diventa così uno strumento per esprimere l’io interiore, un mezzo per elaborare il rapporto con il corpo, con gli altri e con il mondo attraverso un processo che è effettivamente psicologicamente studiato.
Questo podcast si pone sigillo di garanzia del fatto che la moda non è superficialità bensì è pura comunicazione, una terrazza panoramica sul paesaggio dell’anima dell’individuo e della società, sul panorama di ciò che si è e di ciò che si desidera diventare. Bella Freud ha contribuito concretamente ad infrangere la fastidiosa e superficiale concezione secondo cui la moda non può essere vista come qualcosa di serio ed impegnato. Quindi, sfruttando la curiosità che si innesca nel voler conoscere personaggi famosi sotto un’altra luce e creando la stuzzicante situazione in cui la psicoanalisi suscita il desiderio di capire qualcosa in più del proprio essere, Freud ha trovato la formula vincente per il suo video-podcast.
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