L’ultimo romanzo del Re dell’horror racconta la lotta tra bene e male e nasce dall’impatto della pandemia sullo scrittore
Si chiama Charlie Reade, ha 17 anni ed è il protagonista dell’attesissimo racconto di Stephen King, “Fairy Tale”, che uscirà negli Stati Uniti e in Canada il prossimo 6 settembre. In Italia sarà come di consueto tradotto da Sperling&Kupfer.
“Fairy Tale”: trama
Charlie sembra un normale ragazzo delle superiori e, molto bravo nel baseball e nel football, è uno studente modello. Nel cuore, però, porta un carico molto pesante: sua madre è stata uccisa in un incidente stradale con omissione di soccorso quando lui aveva 10 anni e, da allora, suo padre ha iniziato a bere alcolici in maniera smodata. Charlie quindi ha imparato a crescere in fretta, prendendosi cura di sé stesso e del suo genitore.
Leggi Anche
L’incontro con un cane di nome Radar e con il suo vecchio padrone, Howard Bowditch, che vive recluso in una grande casa in cima a una collina, con un capanno chiuso a chiave nel cortile e da cui a volte provengono strani suoni, lo catapultano in un’inquietante avventura. Alla morte dell’anziano, il ragazzo eredita una cassetta che racconta ciò che Bowditch ha tenuto segreto per tutta la sua lunga vita e a cui nessuno crederebbe: nel capanno c’è un portale per entrare in un altro mondo.
«Un magnifico e terrificante racconto», che prende spunto dalla realtà
Per l’editore americano Simon and Schuster si tratta di «un magnifico e inquietante racconto su un altro mondo rispetto al nostro, in cui il bene è contrapposto al male predominante».
Lo stesso maestro dell’horror lo ha invece descritto in questo modo: «È una favola oscura, che porterà il lettore a immergersi in una storia fantastica». L’autore di “Carrie” ha confessato di aver preso spunto dalla pandemia, periodo per lui pieno di incubi e paure e durante il quale si è chiesto cosa scrivere per poter essere felice: «È come se la mia immaginazione avesse aspettato che la domanda venisse posta. Ho visto città deserte, deserte ma vive. Ho visto le strade vuote, gli edifici infestati, una testa di gargoyle rovesciata per strada. Ho visto statue distrutte (di cosa non sapevo, ma alla fine l’ho scoperto). Ho visto un enorme palazzo tentacolare con torri di vetro così alte che le loro punte bucavano le nuvole. Quelle immagini hanno liberato la storia che volevo raccontare».
© Riproduzione riservata