Da Mozart a Carlo Magno: oggi essere mancini non è più un difetto

oggi 13 agosto si festeggia la Giornata Internazionale dei Mancini; nel passato sono stati molti personaggi famosi che usavano la mano sinistra, da Carlo Magno, Giulio Cesare, Mozart e Leonardo Da Vinci; questa ricorrenza ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sui vantaggi e gli svantaggi che si celano dietro questa caratteristica 

Redazione
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Nel corso della storia sono stati sempre corretti, oggi per celebrarli gli è stata dedicata loro una giornata, oggi 13 agosto si festeggia la Giornata Internazionale dei Mancini. Nel passato sono stati molti personaggi famosi che usavano la mano sinistra, da Carlo Magno, Giulio Cesare, Mozart e Leonardo Da Vinci. Oggi, per quanto le cose siano cambiate e questa particolarità non è più considerata un difetto, spesso queste persone che rappresentano circa il 10% della popolazione, si imbattono in un mondo pensato e progettato perlopiù per i destrorsi. Dagli oggetti, gli utensili per la cucina, agli accessori nelle case ma anche negli uffici. Questa ricorrenza ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sui vantaggi e gli svantaggi che si celano dietro questa caratteristica. 

Mancini, le differenze con i destrorsi

Istituita nel 1992 da Left Handers Club nel Regno Unito, dagli studi condotti è stato evidenziato tanti elementi comuni alle persone che fanno uso della mano sinistra. Secondo una ricerca pubblicata nel 2001 i mancini, a differenza dei destrorsi, dispongono di una memoria migliore grazie ad una maggiore connessione tra gli emisferi cerebrali. Un’altra ricerca condotta nel 2017 dove sono stati presi in esame 2314 studenti italiani, ha collegato l’abilità della matematica al mancinismo e alla risoluzione di problemi più complessi. Alcuni svantaggi riguardano il tema della salute. Essendo stati riscontrati in questi individui problemi legati al sonno e schizofrenia, risultando però meno colpiti da da artrite e ulcere e una guarigione più veloce dopo un evento di ictus. 

La genetica

Scrivere con la sinistra apporta delle modifiche anche a livello genetico. Ad influire sull’uso predominante di una mano sono molti fattori. Come l’età della madre al momento del parto o il peso alla nascita. Lo studio emerso su Nature Communications, risalente ai mesi scorsi, pone la questione dal punto di vista genetico. Evidenziando che l’uso in prevalenza della parte sinistra del corpo partirebbe da rare varianti genetiche che vanno ad interessare le proteine presenti al livello cellulare. Sono stati riscontrati nel genoma di 350 mila persone mancine prese in esame, la presenza del gene Tubb4b che continente le istruzioni per le proteine e sono coinvolte nella divisione cellulare. 

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