Censis, la Tv resta regina ma continua a crescere l’uso di internet

I numeri del 2024 nel Rapporto sulla Comunicazione pubblicato dal Censis certificano la crescita del digitale. Stabilità di tv e radio. Perde terreno il cartaceo, ma l’informazione rimane cardinale per gli italiani

3 Min di lettura

Il Censis, Istituto di ricerca socio-economica italiano, ha presentato nella Biblioteca del Senato il 20esimo Rapporto sulla Comunicazione relativo al 2024. La televisione è ancora in grado di creare una comunità intorno ai suoi programmi e, anche per questo motivo, raccoglie l’interesse del 94,1% degli italiani. 

La radio resiste all’emergere dei nuovi media grazie alla sua capacità di ibridarsi. Tra i radioascoltatori, si conta un 79,1% di utenti usufruire delle frequenze durante i viaggi in auto.

Continua la crescita del digitale

Non che ci ne fossero dubbi, ma i mezzi digitali continuano nel loro processo di crescita. Secondo i dati Censis, gli italiani hanno destinato una spesa di 14,9 miliardi di euro per l’acquisto di dispositivi informatici. Nel 2024 il 90,1% di italiani ha navigato in Internet, +1% rispetto all’anno precedente. Salgono ulteriormente i possessori di smartphone e passano dall’82,0% al 85,3% i proprietari di account sui social network. 

I giovani nella fascia tra i 14 e i 29 anni non fanno a meno delle piattaforme legate all’immagine: il 78,1% ha un profilo Instagram, subito dietro YouTube, al quale sono iscritti il 77,6% delle ragazze e i ragazzi italiani. Notevole è il dato contrapposto tra il 64,2% dei giovani su TikTok e il 35,4% di iscritti sulla popolazione totale.

Nonostante questo Censis registra la prima crisi degli influencer, giacché il 51,4% della popolazione giovane e il 71,2% della popolazione totale afferma di non aver mai seguito gli influencer, mentre il 34,4% della fascia 15-29 anni dichiara di aver cambiato atteggiamento verso i macro-influencer.

Per quanto riguarda le piattaforme di messaggistica, Whatsapp è la protagonista assoluta, mentre Telegram rimane sotto di molto. I giovani che scrivono sull’app di proprietà di Meta raggiungono l’87,4%, mentre solo il 42,9% usa la piattaforma russa. 

Le misurazioni Censis sull’informazione

La continua crescita del digitale si accompagna con la discesa a picco dello stampato. Passano dal 58,1% al 61,0% gli italiani che navigano sui siti web d’informazione. Anche i libri riportano un valore negativo con una brutta perdita di 5,6 punti percentuali tra il ’23 e il ’24 (dal 45,8% al 40,2%). Censis conta solo un 21,7% (-45,3% dal 2007) dei lettori di quotidiani cartacei, mentre restano stabili al 30,5% gli utenti dei quotidiani online. 

Di conseguenza anche il modo di informarsi ha subito dei mutamenti. Gli italiani, secondo quanto emerso dallo studio, si servono in ordine decrescente di: telegiornali (47,7%), Facebook (36,4), motori di ricerca su internet (23,3%), televisioni all news (18,9%), siti web di informazione (17,2%). 

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo