Campagna Adidas, Bella Hadid: la grande svista

Il marketing è una brutta bestia quando ci si è dipendenti e Adidas ne è stato l'ennesima prova. La controversa campagna per il lancio delle nuove SL72 vede Bella Hadid ricorrere agli avvocati

Redazione
4 Min di lettura

Il colosso Adidas ha rimosso senza indugio la top model Bella Hadid dall’ultima campagna promozionale. Scattata per lanciare la nuova sneaker SL72, le foto hanno avuto vita breve, anzi, brevissima e l’euforia dei media coinvolti è svanita in un battito di ciglio. Anche gli articoli che ne decantavano l’originalità sono stati ben presto eliminati.

Adidas vs Hadid

Ma cosa sarebbe accaduto? L’impresa multinazionale tedesca Adidas ha selezionato la modella Bella Hadid come volto per il lancio delle nuove sneakers retrò ispirate alle Olimpiadi di Monaco del 1972, da qui appunto il nome “SL72”. A quanto pare sembra esserci stata giusto una piccola svista, solo un piccolissimo errore. Durante quei giochi olimpici si consumò un tragico attacco terroristico che costò la vita ad 11 atleti israeliani ad opera dell’organizzazione terroristica palestinese “Settembre Nero”.

La top model Hadid è nota anche per il suo costante impegno in favore e in appoggio della Palestina. Una causa che da sempre porta avanti con grande orgoglio e per la quale non ha mai smesso di battersi, viste anche le sue origini palestinesi da parte di padre. In particolare, chiaramente, nell’ultimo periodo. Le critiche e le polemiche si sono proliferate in men che non si dica. A sottolineare tra i primi la vicenda è stato proprio lo stato di Israele attraverso l’account ufficiale su X.

Adidas di recente ha lanciato una nuova campagna per promuovere le sue sneakers ispirate alle Olimpiadi di Monaco del ’72. 11 israeliani sono stati uccisi da terroristi palestinesi durante quelle olimpiadi. Indovinate un po’ chi è il volto della campagna? Bella Hadid, una modella per metà palestinese che ha una storia di antisemitismo alle spalle, incitando alla violenza contro Israele e contro gli Ebrei“, così cita il post-condanna israeliano.

Scuse da Adidas e avvocati per Hadid

Inoltre, hanno evidenziato la frequente promozione da parte di Bella Hadid e di suo padre di “calunnie del sangue”, sacrifici e cospirazioni contro gli ebrei. E come solito copione, il colosso Adidas si è scusato, dichiarando: “Siamo consapevoli che siano state effettuate delle connessioni con eventi storici tragici nonostante non fosse assolutamente nostra intenzione e ci scusiamo per qualsiasi disagio o turbamento causato“.

Pertanto stiamo rivedendo la campagna“, le ultime parole dell’azienda tedesca. A quanto pare una revisione che non prenderà minimamente in considerazione Bella Hadid. Nel frattempo, la modella si è rivolta agli avvocati affinché prendano provvedimenti contro il colosso sportivo.

Le conclusioni? Non rimane che un legittimo dubbio e leggere fra le righe. E’ mai possibile che un brand come Adidas si sia lasciato sfuggire questa “coincidenza”? Bella Hadid una scelta totalmente casuale o una meravigliosa strategia di marketing intenzionale?

D’altronde Balenciaga è stato il miglior amico di Adidas tanto da creare una collezione intera in collaborazione. In fatto di scandali per campagne pubblicitarie si sta parlando di due professionisti.

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