Intervista esclusiva a PISKV, l’artista che ha fatto rivivere Raffaella Carrà (e non solo)

Giovane poliedrico, il pugliese Francesco Persichella ha raccontato in un dialogo esclusivo se stesso e la sua arte, per lui sinonimo di libertà

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Francesco Persichella

PISKV, al secolo Francesco Persichella, è nato a Bari il 28 aprile 1993. Laureatosi con il massimo dei voti in Progettazione Architettonica nel 2017, si è abilitato alla professione di Architetto, Pianificatore, Paesaggista e Conservatore nel 2018. La sua carriera artistica concilia street art e quelli che sono stati i suoi studi all’università.

Grazie ad un’intervista esclusiva, abbiamo scoperto tante curiosità su questo giovane dalla curriculum eccezionale. Pur sapendo che per un artista ogni opera è parte di un racconto che ne delinea il percorso, tra i suoi lavori più significativi appaiono dei tributi a grandi nomi della cultura pop, italiana ed internazionale, e dei murales interessanti sotto ogni punto di vista.

PISKV: “Per me l’arte è libertà

Francesco Persichella ha sempre amato l’arte e il disegno. All’età di 14 anni, nasce il suo pseudonimo, PISKV (nella pronuncia PISCU). Il singolare nomignolo è frutto della fantasia di alcuni amici che, durante gli anni della scuola in Puglia, hanno coniato questa sorta di “storpiatura dialettale” del cognome Persichella.

Tra i 16 e i 17 anni, Francesco si è avvicinato al mondo dell’arte, facendo delle esibizioni live alla presenza di un pubblico, prima di tutto dipingendo su tela. Una volta giunto a Roma per frequentare l’università, PISKV ha cominciato a farsi conoscere nei club della Capitale in compagnia del collettivo Writers Wars, che si occupa di organizzare degli eventi a tema artistico nei locali della Città Eterna.

In quel periodo, il 19enne Francesco è entrato in contatto con esponenti dell’arte urbana, che hanno acceso in lui l’amore per la street art, spingendolo a realizzare le sue prime fatiche, portandolo alla progettazione di opere diventate popolari in Italia e all’estero. Esempi rilevanti sono: l’omaggio a Kobe Bryant; il San Lorenzo Playground di Roma, collaborazione con Red Bull; la cooperazione con la RAI per onorare Piero Angela e Raffaella Carrà.

Francesco Persichella in arte PISKV
Francesco Persichella, in arte PISKV

Come tutte le carriere, anche quella di PISKV avrà avuto una fase embrionale. Giriamo al diretto interessato la domanda: quali difficoltà ha incontrato prima di essere l’artista che è ora?
Tutto ciò che è avvenuto nella mia carriera, che è ancora molto giovane, è stato molto graduale. Io ho sempre disegnato per passione e poi, a un certo punto, ho pensato che questo potesse essere il mio futuro. Ho iniziato con delle esibizioni in pubblico, proseguite nei locali di Roma, per poi esprimermi sui muri, realizzando murales che ritraggono personaggi celebri o miei progetti personali.
In tutta sincerità, non ho mai puntato a un grande obiettivo: ho cercato di muovermi sempre passo passo, facendo quello mi piaceva veramente. E credo che questo si sia visto: i lavori sono stati sempre più apprezzati e, dall’impegno, sono nate altre opportunità che ho cercato di cogliere.
Per cui, la difficoltà iniziale è stata quella che accomuna tutti gli artisti: trovare nelle persone che ti circondano un po’ di diffidenza o preoccupazione per quello che può rappresentare una carriera artistica. Molto incerta o poco conosciuta: non si ha una strada vera e propria per poter vivere di arte. Io devo dire che sono stato fortunato perché ho sempre avuto l’appoggio dei miei amici e dei miei familiari. Però, studiando e portando avanti più strade, sono riuscito ad incanalarmi verso questo cammino dell’arte vera e propria, che penso mi accompagnerà per tanti anni.

PISKV
PISKV

Architetto e street art, un matrimonio che all’apparenza sembrerebbe destinato al divorzio. Nel caso di PISKV, l’architetto si è avvalso dell’arte di strada per migliorare il messaggio artistico?
Direi che architettura e street art vanno molto d’accordo perché sono due pratiche che agiscono nello stesso modo nei confronti dello spazio urbano. La formazione d’architetto, sebbene sia lontana dalla formazione pittorica di un artista, mi è stata molto utile ad avere progettualità nelle mie scelte. Mi ha insegnato un metodo e una forma mentis per poter portare avanti un’idea in maniera seria e professionale dalla A alla Z. In questo, forse, sono un artista un po’ atipico.
Quando possibile, gestisco io i miei progetti, dall’inizio alla fine: dalla preparazione ai sopralluoghi, dalla progettazione alla realizzazione. In più, riesco ad approcciarmi allo spazio urbano con degli occhi differenti, ossia con la visione di chi ha studiato la città, le dinamiche che si innescano all’interno di essa e cerco di essere abbastanza rispettoso del contesto e creare le mie opere affinché dialoghino con il contesto metropolitano.
Questo è il punto di incontro delle due visioni, per me fondamentale.

Le Chiavi del Cielo
Le Chiavi del Cielo

Forbes Italia nel 2023 L’ha inserita nella classifica dei 100 under 30 nella categoria Art & Style. Quali sentimenti hanno accompagnato questo riconoscimento e come hanno influenzato la sua carriera?
È stato un grande privilegio, un onore, essere inserito in questa classifica perché ha, in parte, confermato il fatto che altre persone si stessero accorgendo dei miei lavori. Sicuramente sono stato molto contento di questo riconoscimento, ma non ha influenzato particolarmente la mia carriera, se non nel darmi un’ulteriore conferma che la strada che sto intraprendendo è quella giusta. Poi, le certezze e l’autostima sono un qualcosa che devono crescere in maniera graduale e, soprattutto, devono avere una spinta dall’interno. Io non vedo questo riconoscimento come un punto di arrivo, ma come una parte del percorso. Senza dubbio, mi fa piacere, ma io continuo a lavorare, a prescindere dai riconoscimenti perché so che non bastano a portare avanti una carriera. Bisogna sempre essere umili ed impegnarsi senza sosta.

PISKV e Alberto Angela
PISKV e Alberto Angela

Tra le realizzazioni, i murales dedicati a personalità assolute della storia del nostro Paese, quali Alberto Sordi, Carlo Verdone e Lino Banfi, o l’omaggio al campione olimpionico Rosolino. Per non parlare della scenografia dello spettacolo teatrale Ultimo giorno di un condannato a morte e le grafiche per l’edizione 2019 di Giochi senza barriere di Bebe Vio.
Questi lavori hanno consolidato in Lei l’idea di avercela fatta?
Una curiosità per i Lettori: qualcuno dei personaggi rappresentati ha commentato con Lei l’opera?
Il poter lavorare per personalità dello spettacolo è un qualcosa che sicuramente mi gratifica, anche perché la mia estetica si sposa bene con la pop culture.
Questi lavori hanno consolidato in me l’idea di piacere come artista e che ci siano delle persone che gradiscono il mio linguaggio.
Il pensiero di avercela fatta è un qualcosa che non ho mai avuto. Il concetto di avercela fatta è soggettivo. Io mi pongo sempre degli obiettivi abbastanza raggiungibili, piccoli. Nel momento in cui io riesco o provo a raggiungere il mio scopo, per me già è una vittoria. Per me, l’essenziale è continuare sulla strada che ho scelto e farlo, possibilmente, senza limitazioni o compromessi.
Alcuni di questi personaggi hanno commentato con me l’opera. È stato piacevole avere il riscontro, per esempio, di Carlo Verdone, che ha apprezzato moltissimo. O Lino Banfi, che ho incontrato più volte. Con Massimiliano Rosolino ho un rapporto stretto perché sono stato in contatto con lui per diversi giorni per la creazione dell’omaggio: sapere che lui lo guarda ogni giorno a casa sua è motivo di grande soddisfazione.

Murales Carlo Verdone
Murales dedicato a Carlo Verdone

Il tributo a Kobe Bryant Le è valso un importante riconoscimento, i media internazionali hanno ripreso la notizia. Due anni dopo è stata scelta come unico artista italiano proprio dalla NBA per festeggiare i 75 anni della lega di pallacanestro.
Cosa pensa un ragazzo giovane davanti a un tale successo?
Il tributo di Kobe Bryant è stato un punto di svolta e ha avuto un notevole apprezzamento a livello nazionale ed internazionale. Si è trattato di un’opera che ho autofinanziato e che ho realizzato a seguito della scomparsa di questo grande cestista che stimavo. Grazie ad esso, ho potuto collaborare con Red Bull e NBA. Io, anche da appassionato di basket, sono stato immensamente felice.
Per il me ragazzo è stato un un sogno che si è avverato: far parte un po’ della storia della pallacanestro dal punto di vista artistico e poter lavorare con NBA: una cosa impensabile fino a poco tempo fa.
Spero che questo possa portare ad altre cooperazioni in ambito sportivo perché è quello che più mi piace.

Forever Kobe
Forever Kobe

PISKV nel 2021 si affaccia nella sua regione natale, la Puglia. Riqualificazione del mercato di Canosa e il murales di 16 metri dedicato al pittore Giuseppe De Nittis sono il segnale della sua presenza. Altro che Nemo Propheta in Patria: cosa ha provato quando i suoi conterranei L’hanno seppellita di applausi?
È sempre un enorme piacere poter lavorare in Puglia, nel mio paese, Canosa, o in comuni limitrofi, perché sono molto attaccato alla mia regione. Quando posso torno e lo faccio spesso durante l’anno. Poter lasciare un segno in Puglia è motivo di enorme contentezza perché spero di lasciare in giro dei segni che siano di ispirazione anche per altri ragazzi, magari appassionati di arte. Come è successo per me: quando sono cresciuto, ho avuto l’opportunità di conoscere artisti o apprezzare delle opere in giro che hanno acceso in me il desiderio di intraprendere questa via. Quindi è questa l’idea che io porto avanti: realizzare dei lavori, a casa mia o fuori, che possano lasciare un’impronta nelle menti dei giovani, spingendoli a seguire i propri sogni.

Amarcord
Amarcord

Nel 2022, ha realizzato il Murales sostenibile più lungo d’Italia, utilizzando vernici cattura smog. Quanto è importante l’aspetto “ecologico” nell’arte urbana?
Ho realizzato il Murales sostenibile più lungo d’Italia nell’outlet di Valmontone e non è l’unico progetto in cui mi sono avvalso di questa vernice cattura smog. L’anno scorso ho realizzato, sempre nello stesso luogo, un altro murales molto lungo e più grande a livello superficiale del precedente. L’aspetto ecologico nell’arte urbana, ma anche nella vita di tutti i giorni, è estremamente serio. Poter contribuire, anche in minima parte, a ridurre le emissioni nocive è sicuramente un traguardo. Avere più rispetto o cercare, nel proprio piccolo, di fare le cose nel miglior modo, avendo una coscienza ecologica è fondamentale. Questo è un messaggio che voglio mandare: far capire che ci sono delle alternative per poter lavorare e, allo stesso tempo, contribuire al benessere di tutti.

Il Moto delle Stagioni
Il Moto delle Stagioni

Tra gli ultimi suoi lavori i murales presso sedi RAI di Torino e Roma: Sapere Aude, con protagonista Piero Angela, e Dietro la TV, dedicato a Raffaella Carrà.
Queste due opere faraoniche cosa lasciano dal punto di vista artistico e personale?
Immaginiamo che i Lettori vorrebbero chiedere a PISKV il particolare che abbina ad una figura così importante quale quella di Piero Angela e se c’è una canzone preferita tra quelle interpretate dalla Carrà. Cosa risponde?

Questi lavori sono molto importanti per me perché mi hanno permesso, innanzitutto, di sperimentare dal punto di vista artistico, realizzare dei ritratti di due icone della cultura pop, amate da tutti gli italiani, e, soprattutto, intervenire nei luoghi in cui queste figure hanno una rilevanza non indifferente.
Piero Angela, a Torino, è un simbolo della città: il murale è diventato una sorta di landmark molto apprezzato.
Allo stesso modo, Raffaella Carrà, a Roma, negli studi di Via Teulada, ha avuto un’importanza enorme.
Con questi due lavori, mi sono sentito un po’ parte della loro storia: ho avuto l’opportunità di conoscere meglio i personaggi. In particolare nel murale di Piero Angela, mi sono interfacciato con il figlio Alberto, a cui è tanto piaciuta l’opera e mi ha ringraziato per questa realizzazione.
Questo, secondo me, è il valore più appagante dal punto di vista artistico e personale: attraverso l’arte entrare più in contatto con il personaggio che si sta realizzando.

Una canzone della Carrà che mi piace molto è Rumore, un brano che poi è stato anche abbinato nel video celebrativo dello stesso murale e penso che sia una canzone iconica, che a livello, anche visivo, si avvicina molto al mio disegno, pop ed esplosivo.

Sapere Aude
Sapere Aude, murales dedicato a Piero Angela

Fino ad ora abbiamo parlato di PISKV, ma chi è Francesco Persichella? E cosa augura Francesco a PISKV?
PISKV e Francesco sono la stessa persona
. A me piace fare il mio lavoro perché, in primis, adoro fare arte. Per me non è un lavoro, ma una passione che mi permette di vivere. Per cui, auguro a PISKV di poter continuare per la sua strada senza dover scendere troppo a compromessi, di essere libero e continuare a fare arte con libertà per molti altri ancora e senza limitazioni.
È quello che abbiamo fatto fino ad ora ed è quello che ci ha portato qui oggi.

Francesco Persichella e PISKV
Francesco Persichella e PISKV

Ringraziamo PISKV per la generosità nel raccontare se stesso e la sua arte, priva di limitazioni e sinonimo di libertà.

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