Augusto Maria Benigni e il suo linguaggio primordiale

Roberta Pacetti
3 Min di lettura

Osteopata e visionario, sono le sue mani le protagoniste del messaggio artistico

Augusto Maria Benigni di professione fa l’osteopata e il docente universitario. Romano, ha fatto delle arti visive la sua seconda ragione di vita. La sua quotidianità sono le mani che lavorano e che integrano la professione con l’arte.

E questo connubio fa di lui un artista di spiccata sensibilità che esprime un linguaggio che è insieme infantile ed esperto, che è sogno e concretezza.

L’arte di Benigni si abbevera alla fonte del suo lavoro quotidiano

Abituato ad andare oltre il senso comune, Benigni si rappresenta per essere fortemente creativo nel suo lavoro e nel suo percorso nel campo delle arti visive. Le mani che si sono specializzate nelle pratiche che consentono il potenziamento della voce e il miglioramento della performance diaframmatica, sono le stesse che gli consentono di raccontare la quotidianità. Così, l’estro creativo dell’osteopata si confonde e si rappresenta nelle sue tele. E sono tele che vivono di una vitalità propria e che raccontano sentimenti e storie di vita.

Ogni sua opera nasce da mani che sanno ascoltare. Mani che percepiscono i suoni, che assimilano sensazioni, che, come una spugna,

si fanno nutrimento spirituale e strumento integrante delle sue opere.

Il Difforme Augusto Maria Benigni opere

Benigni e le opere che nutrono l’immaginazione

L’ascolto delle strutture anatomiche consente all’artista di esplorare costantemente l’arte dell’invisibile che si trasforma in materia, che polarizza e restituisce sulle tele la luce e le ombre, la consapevolezza senziente e quella sfera di rappresentazioni che affiorano fuori controllo nelle mente quando guardi la tela.

I colori e le posizioni degli oggetti sono racchiusi in uno spazio che ne delimita l’opera, ma sono anche proiezioni geometriche che guardano ad un infinito che brama risposte. Libero arbitrio e Cuore d’oro tra le prime rappresentazioni.

E poi a scacchiera e le sue pedine, l’ombrello e il suo raccogliere l’essenziale, le carte che parlano di quell’entusiasmante gioco che è la vita, il cubo di Rubik che è insieme magia e metodo, sono solo una parte delle tante opere che hanno preso forma e si sono fatte messaggio universale del coinvolgente progetto dell’artista romano.

Il Difforme Augusto Maria Benigni opere 2

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