Antichi Telai, 130 anni di sartoria italiana: “Abbiamo il compito di tramandare una tradizione artigianale”

Nella cornice dell'atelier di Monteverde, l'antica sartoria si racconta tra i ricordi di famiglia e l'affettuosità dei clienti storici

Margherita Valigi
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Centotrenta anni alle spalle, una tradizione sartoriale identitaria e le origini radicate nelle valli dell’Abruzzo: Antichi Telai, la sartoria fondata nel 1894 che prosegue a ricamare la propria storia nel valore dell’artigianalità. Gli anniversari rappresentano quel momento in cui tutto d’un tratto ci si rende conto di dove si è arrivati mentre si assapora quella sana nostalgia che affiora cogliendo il cuore impreparato ai ricordi.

La sartoria l’abbiamo vissuta fin da bambini, crescendoci nel quotidiano“, ricorda emozionato Savino, il figlio maggiore della famiglia Di Pietrantonio. “Era una stanza di casa dove nostra madre lavorava, mentre insegnava il mestiere a dieci, quindici ragazze“, continua il sarto che ha solcato le orme materne riportando un ricordo che è testimonianza di una storia che continua ad essere scritta ogni giorno. Anzi, nel raccontare, ragiona sul fatto che probabilmente “è proprio questo il passaggio che servirebbe riprendere nel tempo affinché venga donata nuovamente quell’artigianalità alle cose, un valore da poter trasmettere alle nuove generazioni“. E quindi, di madre in figlio, di sarto in allievo. Da cui tutto ebbe inizio.

Savino Di Pietrantonio, Antichi Telai

Le memorie servono a mantenere vivide le origini da cui si proviene, così come la sartoria vive nel ricordo della “donna incredibile” che era la sarta Di Pietrantonio. “Aveva un concetto personalissimo dei modelli alla base della confezione dell’abito“, racconta Antonio, fratello minore della famiglia, mentre saluta alcuni amici. Una cosa che le veniva pura e spontanea, prendeva in mano velina e forbici per ritagliare direttamente il modello senza disegno preparatorio, sapendo esattamente come muoversi“.

Dopo più di un secolo di attività risulta anche normale sentire l’esigenza di un punto di discontinuità da cui attingere per offrire uno stile fresco in continua evoluzione nella classicità e nell’eleganza. Questa, forse, la sfida più intrigante che si possa intraprendere. Infatti, Antichi Telai può vantare “un’identità che è rimasta per quasi due cento anni costantemente uguale” sottolinea Antonio spiegando che la sartoria maschile è stata sempre dettata da Savile Row, la famosa “strada dei sarti” a Londra, dove si mantiene la sartoria di stampo fondamentalista. “Oggi, invece, l’arte della sartoria ha lasciato spazio all’atelier dove vive la sperimentazione e la ricerca, ed è da qui che si può ricominciare.

Antonio Di Pietrantonio, Antichi Telai

A differenza di altre sartorie, da Antichi Telai la figura del sarto è considerata come “la completezza di tante attività e capacità messe insieme: dal saper cucire, al sapere fare il modellista, al saper scegliere i tessuti mentre si interpretano i gusti altrui” commenta Antonio ritenendo che si tratti di una figura molto complessa, diversamente da come viene rappresentata nell’immaginario comune. Ma, non si tratta solo di questo, perché “il sarto ha il potere di rendere unica ogni personalità“, fa notare Savino. “Le misure che vengono prese – continua – servono esattamente a confezionare un abito in grado di valorizzare anche i difetti“, affinché venga raggiunta un’armonia basata sull’eleganza.

Il sarto, essendo un mestiere di tradizione, è un artigiano con “il compito di mantenere e di trasferire attraverso il suo prodotto artigianale, una tradizione“, dice Savino ritenendo che sia necessario iniziare dai più giovani, mentre si cerca di educare alla bellezza e all’apprezzamento del prodotto artigianale classico. Un compito che ricade anche sulla formazione del personale interno all’azienda in quanto occorre crescere mantenendo vera e pura la tradizione sartoriale.

In 130 anni Antichi Telai ha visto l’evolversi e lo stravolgersi della società e di conseguenza di mode e tendenze. Motivo per cui, “l’abito non è più come si faceva una volta, – spiega Savino – quindi ci siamo inseriti nelle mode, interpretandole mentre rimanevamo fedeli alla nostra identità e al nostro riconoscibile stile“.

Consigliere della Corte dei Conti Marco Villani, Vice Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri

Ma la famiglia di Antichi Telai è in continua espansione abbracciando i suoi clienti in un rapporto personale e naturale. Tra questi, il Consigliere della Corte dei Conti Marco Villani, che ha ricordato con affettuose parole la signora Di Pietrantonio, essenza della famiglia e “pietra d’angolo che ha insegnato il mestiere ai figli”.

Nel descrivere la sartoria, originaria di un paesino abruzzese “dove ci sono persone vere, persone sincere, persone oneste”, l’affezionato Villani la coglie nell’unione della “capacità e abnegazione di Savino di dare tutto sul lavoro con l’intuizione, la curiosità, lo charme di Antonio” andando a creare una realtà sartoriale che a Roma e in Italia ormai ha “un posto di prestigio perché lo merita, perché nulla qui è scontato e nulla qui è banale“.

Inoltre, dietro Antichi Telai “non c’è l’alta finanza, – nota con apprezzamento Villani – non c’è la speculazione finanziaria internazionale” ma c’è una famiglia che lavora, ci sono dei collaboratori che non sono mai stati dipendenti e che hanno condiviso in tutto e per tutto le esperienze di un clima famigliare”. Ecco, dunque, “l’accoglienza famigliare che per 130 anni si è sempre posta vicina ai clienti”.

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