La giornata internazionale per i diritti umani ricorre ogni anno il 10 dicembre, data in cui fu firmata nel 1948 la Dichiarazione universale dei diritti umani. Il clima di guerra e d’incertezza globale che attraversiamo da quasi tre anni a questa parte rende il tema di questa giornata ancor più urgente e necessario.
A pesare in particolare, in questa ricorrenza, l’ampliamento delle tensioni in Medio Oriente. La caduta del regime di Assad, avvenuta nei giorni scorsi, getta nel caos di una realtà geopolitica drammatica a livello regionale un popolo che da quasi mezzo secolo subiva il giogo di una dittatura sanguinosa. In questi momenti più che mai, lo sguardo dovrebbe essere rivolto alle popolazioni civili.
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Emergency sui diritti umani, nessun futuro se non si ripudia la guerra
L’associazione umanitaria fondata da Gino Strada, nel clima di questi giorni, lancia un messaggio chiaro: la pace prima di tutto. “Non può esistere un futuro, se l’umanità non ripudia la guerra“, queste le parole di Emergency in occasione della ricorrenza del 10 dicembre. Dal 1994 la ONG è attiva nel portare aiuto alle vittime delle guerre e
della povertà.
Ma sono molte le associazioni umanitarie che da anni si occupano di prestare soccorso alle popolazioni civili che affrontano situazioni drammatiche, e non solo legate ai conflitti in corso. Sul nostro territorio è di fondamentale importanza la presenza della Croce Rossa Italiana, con i suoi 150 mila volontari. In occasione della giornata internazionale dei diritti umani, anche il presidente dell’associazione, Rosario Valastro, ha invitato la comunità internazionale a impegnarsi per una società libera da violenza e odio.
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