Vittorio Sgarbi ha spaventato il suo pubblico: in questi giorni sta portando nei teatri un suo spettacolo, Arte e fascismo, ma in molti hanno notato quanto fosse particolarmente deperito.
Il critico d’arte ha raccontato a Repubblica di essere stato ricoverato per depressione. Ha spiegato che sta passando un momento molto doloroso della sua vita in cui riesce a malapena a lavorare e trascorre molto tempo al letto.
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Le parole di Vittorio Sgarbi preoccupano
Vittorio Sgarbi, in un’intervista per un inserto di Repubblica, ha rivelato: “Trascorro una fase di meditazione dolorosa su quello che ho fatto e sul destino che mi attende. In fondo le cose che ho scritto, le opere d’arte che vedi appartengono a un progetto di sopravvivenza. Qualcosa che rimanga e che si prolunghi oltre la vita“. Il critico d’arte anche in questo momento molto duro per lui riesce a vederne un tratto artistico.
Sgarbi ha rivelato che passa molto tempo al letto: “Ho perso parecchi chili. Faccio fatica in tutto. Riesco a tratti ancora a lavorare. Ho sempre dormito poco. Ora passo molto tempo a letto“. E’ stato ricoverato a lungo, adesso sta relativamente meglio ma non è guarito del tutto. Per un tipo sempre attivo come lui è difficile immaginare ciò, seppur l’età avanza, attualmente, infatti, ha 73 anni.
Le parole di Vittorio Sgarbi sulla depressione
Vittorio Sgarbi non ha paura nell’annunciare di soffrire di depressione. A Repubblica ha ammesso di non averne mai sofferto, per lui è come “una stazione sconosciuta“: “È una condizione morale e fisica che non posso evitare. Come abbiamo il corpo così ci sono anche le ombre della mente, dei pensieri, fantasmi che sono con noi e che non posso allontanare. Non ne avevo mai sofferto. Mi sembra un treno che si è fermato a una stazione sconosciuta“.
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