La loro storia d’amore ha travolto le pagine dei rotocalchi e acceso l’immaginario collettivo. Vittorio Emanuele di Savoia, “l’esule di Ginevra“, e Marina Doria, “la principessa senza corona”, hanno vissuto un amore travolgente e controverso, capace di sfidare le convenzioni e resistere alle avversità.
Un amore contro le convenzioni
Il loro fidanzamento, annunciato nel 1967, sconvolse l’opinione pubblica. Vittorio Emanuele, figlio dell’ultimo re d’Italia Umberto II, era destinato a sposare una principessa di sangue blu. Ma lui scelse Marina, una donna indipendente e anticonformista. Il matrimonio, celebrato con rito civile a Las Vegas nel 1970 e religioso a Teheran l’anno successivo, non fu mai riconosciuto da Umberto II, che lo considerò morganatico e privò il figlio dell’appannaggio mensile.
Un esilio dorato
Nonostante le avversità, Vittorio Emanuele e Marina non si arresero. Si stabilirono a Ginevra, dove vissero un esilio dorato. Lui si dedicò agli affari, lei alla famiglia e alla crescita del loro unico figlio, Emanuele Filiberto.
Vittorio Emanuele e Marina Doria, un amore più forte di tutto
Nel corso degli anni, il loro amore si è rafforzato sempre di più. Marina è stata la roccia di Vittorio Emanuele, un porto sicuro in cui rifugiarsi dalle tempeste della vita. Insieme hanno affrontato lutti, scandali e l’ostracismo della famiglia reale. Ma il loro amore è sopravvissuto a tutto. La storia d’amore tra Vittorio Emanuele e Marina Doria è una favola moderna che ci insegna che l’amore vero non conosce confini né ostacoli. Un amore che ha ispirato generazioni e che continuerà ad essere ricordato per sempre.
