Venere degli Stracci distrutta: il responsabile non è un clochard

A fuoco l'opera, di Michelangelo Pistoletto, allestita da poco a piazza Municipio, a Napoli. Ancora da accertare le cause del rogo

Redazione
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E’ stato rintracciato dalla polizia, dopo aver visionato le immagini della videosorveglianza, individuando così il possibile responsabile dell’incendio della Venere degli Stracci. Simone Isaia ha 34 anni.

Il responsabile dell’incendio non è un clochard

A differenza di quanto trapelato in un primo momento, non si tratta di un clochard. Isaia risulta infatti essere intestatario di un contro corrente e persino di un profilo social, grazie ai quali è stato facile ricostruire il puzzle della sua vita.

Un po’ clochard, in un certo senso forse lo è, avendo cambiato spesso città in cui vivere: Da Parma a Torino, poi Milano, e anche Amsterdam. L’ultima notte l’ha passata a Poggioreale, poi è stato ascoltato nell’interrogatorio in sede di udienza di convalida del fermo dove si è visto convalidare la misura precautelare per “incendio doloso e distruzione di un bene culturale di rilevante importanza”. Simone Isaia, per ora, resterà in carcere.

Il clochard ha negato di essere il responsabile dell’incendio. Affermando di non sapere nulla. A incastrarlo però sarebbero state le immagini delle telecamere di sorveglianza. 

Isaia, l’11 luglio, alle 5.30 del mattino, arriva a piedi in piazza Municipio, estrae un accendino e da fuoco ai vestiti. Poi il caldo di questi giorni e il vento di questa mattina hanno alimentato le fiamme. 

Tragica fine per “La Venere degli Stracci”, l’opera di Michelangelo Pistoletto, allestita circa due settimane fa in piazza Municipio a Napoli. Ha preso fuoco alle 5:30 di questa mattina. Si tratterebbe di un incendio doloso, da parte di vandali annoiati in azione.

A chiarire le dinamiche dell’accaduto saranno le telecamere. Infatti, le indagini della polizia si c centrano sulla possibilità di acquisire immagini utili, nel frattempo anche i social sono monitorati. Secondo quanto afferma i sindaco: “Era in corso una “challenge” che vedeva l’opera come possibile bersaglio di un atto vandalico.

Probabile che ad agire siano state delle baby gang che frequentano il centre della capoluogo campano.

Sindaco Napoli: “Vediamo gesto violento come momento di rigenerazione”

Ho sentito Pistoletto, era molto amareggiato e ferito, però anche con grande speranza. La Venere degli Stracci è un’opera che parte proprio dal principio della rigenerazione“, ha commentato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, parlando con i giornalisti in piazza Municipio. “Mi ha detto che, alla fine, anche questo atto violento dev’essere interpretato da noi come un momento di rigenerazione – aggiunge – così faremo, la struttura è rimasta integra, quindi rifaremo l’installazione“.

Manfredi sottolinea che questi gesti colpiscono molto, ma non bisogna meravigliarsi. “Se guardiamo la storia della nostra umanità – ragiona – c’è sempre stato uno scontro continuo tra la bellezza, il progresso e la violenza e la regressione. Fa parte della storia dell’uomo, però alla fine ha sempre prevalso il progresso, la bellezza e la civiltà, che però è portata dalle persone. Napoli è la bellezza e reagirà a questo atto di barbarie. Lo farà senza mollare, senza aver timore di nulla“.

La Venere e il potere di “rigenerare gli stracci”

La “Venere degli stracci2 era stata presentata 14 giorni fa, il 28 giugno scorso, come prima installazione della rassegna “Napoli Contemporanea 2023”, nata con lo scopo di dare spazio all’arte contemporanea nelle strade e nelle piazze della città. Gli stracci che hanno preso fuoco intorno alle 5,30 della notte simboleggiavano gli stracci, scarti o i rifiuti, che la Venere ha il potere di rigenerare. L’opera è stata per due settimane al centro della piazza Municipio.

“La Venere che viene dalla storia della bellezza rigenera questi stracci, che di colpo diventano opera d’arte e ritornano a vivere“, raccontava Pistoletto nel corso della cerimonia di inaugurazione, che si è svolta a fine giugno nella sala Giunta del Comune, con il sindaco Gaetano Manfredi.

L’artista, pittore e scultore piemontese aveva ricordato anche il suo rapporto con Napoli e il fatto che la stessa Venere, in scala ridotta, fosse già stata esposta nel capoluogo campano in altre occasioni.

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