Valanga in val Formazza: morti due scialpinisti

L'allarme è stato dato intorno a mezzogiorno ma per le due vittime non c'è stato nulla da fare; uno è stato recuperato dalle acque del lago della Toggia, l'altro invece era sepolto sotto una coltre di neve

Redazione
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Una giornata di relax ed avventure è finita in tragedia per due scialpinisti, che mentre sciavano in val Formazza, nel Verbano-Cusio-Ossola, sono stati travolti da una violenta valanga. Nonostante l’immediata richiesta d’aiuto lanciata dai guardiani della diga, la cui casa era vicinissima alle zone colpite dalla violenza della neve, per i due sciatori non c’è stato nulla da fare.

Una tragedia che ha colpito il Piemonte, che ha visto uno dei suoi territori diventare teatro di una violenza inaudita. La natura che si riappropria dei suoi spazi e che purtroppo ferisce e uccide involontariamente chi si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato. La valanga ha colpito le zone tra il lago della Toggia e il passo San Giacomo, non lontano dal confine con la Svizzera, a circa 2.200 metri di quota.

Una delle vittime è stata estratta dalla neve, mentre l’altra dalle acque del lago di Toggia dove era stata trasportata dalla violenza della valanga. Non è ancora stata confermata l’identità dei due sciatori deceduti.

Valanga in val Formazza: l’allarme verso mezzogiorno

L’allarme era stato dato intorno a mezzogiorno, grazie all’attenzione dei guardiani della diga che hanno assistito al terribile evento e hanno visto due persone essere travolte dalla violenza della neve. Grazie all’allarme repentino, è stato possibile l’arrivo dei tecnici del Soccorso alpino e speleologico Piemontese che, giunti sul punto della valanga, hanno iniziato una prima ricerca con l’Artva (Apparecchio per la ricerca dei travolti da valanga) per cercare di rintracciare le due vittime.

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Val Formazza

La speranza era quella di riuscire a trovarli vivi e permetterne il soccorso. Proprio a tale fine era stato allertato anche il Servizio regionale di elisoccorso di Azienda Zero Piemonte, che è riuscito ad inviare sul posto un elisoccorso nonostante le complesse condizioni meteorologiche, date dal forte vento in quota.

Sul posto anche l’unità cinofila da valanga del Soccorso alpino che è riuscita ad individuare il primo corpo sommerso dalla neve. Poco dopo i cani da soccorso sono riusciti a rintracciato anche il secondo corpo, immerso nelle acque del lago. Per riuscire ad estrarre il corpo dalle acque gelide è stato necessario l’intervento del nucleo sommozzatori e in seguito di un’altra squadra del soccorso alpino civile con un medico e della guardia di finanza per permettere la constatazione dei decessi.

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