Truffa, abusiva attività finanziaria in Italia e una confisca di ben 18 milioni di euro, attuata dalla Guardia di di Finanza. Si tratta di misure ordinate dalla G.I.P. Teresa De Pascale previste dalla Procura di Milano nei confronti di Daniele Migani, il broker, con base in Svizzera, che si sarebbe arricchito fornendo delle indicazioni finanziari a nomi altisonanti, provenienti da tutti i contesti.
Da ciò che si apprende, per far sì che i nuovi clienti potessero fidarsi dell’operato, pare che il gruppo di Migani presentasse dei documenti falsificati, sottolineando che i propri servizi venissero regolarmente svolti in Italia.
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Stando a quello che raccontano le vittime, che si erano affidate alle parole dell’indagato, erano certe che, attraverso i loro investimenti, avrebbero duplicato i rendimenti di capitale. I malcapitati sono numerosi volti conosciuti, come il designer Giorgetto Giugiaro, l’artista e produttrice musicale Caterina Caselli e una serie di imprenditori.
Non è la prima volta che l’uomo viene accusato di comportamenti illeciti, infatti, già qualche anno fa, Luca Cordero di Montezemolo, a Londra, aveva chiesto a lui e ad un altro individua della stessa professione un risarcimento di 50 milioni di euro a causa di consigli non convenienti.
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