Tragedia a Treviso, mamma e figlia di 3 anni trovate morte nel fiume Piave

Sembrerebbe che la donna vivesse da tempo una situazione di disagio psicologico; su un tavolo della sua abitazione è stato trovato un bigliettino in cui la 45enne dichiarava di volersi togliere la vita

Redazione
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Una donna di 45 anni e sua figlia di soli 3 sono state ritrovate morte su un isolotto del fiume Piave, nelle vicinanze di Treviso. Si tratterebbe del tragico epilogo di una scomparsa che aveva tenuto col fiato sospeso tutta Italia. Le due vittime sono state individuate questa mattina da un elicottero dei vigili del fuoco che ha immediatamente dato l’allarme e permesso il recupero dei due corpi.

Mamma e figlia erano scomparse lo scorso venerdì, come confermato dal papà della piccola, che aveva dato l’allarme dopo aver trovato l’abitazione dell’ex compagna. Sul tavolo l’uomo aveva trovato un bigliettino, in cui la 45enne annunciava la sua intenzione di togliersi la vita. Le indagini hanno avuto inizio immediatamente, nella speranza di trovare le due prima che fosse troppo tardi.

Purtroppo, nonostante l’impegno delle forze dell’ordine, la vicenda ha avuto la più tragica delle conclusioni. Il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, ha pubblicato oggi un post di cordoglio riguardante la vicenda, esprimendo lutto e amarezza per una storia sconvolgente e purtroppo dal finale immodificabile.

Treviso, la ricostruzione della tragedia

Lo scorso venerdì, il commissariato di polizia di Conegliano ha ricevuto la segnalazione di scomparsa della 45enne e di sua figlia, grazie al tempestivo intervento del papà di quest’ultima. La prefettura di Treviso, dopo aver compiuto tutte le verifiche del caso, ha attivato il protocollo per le persone scomparse, dando inizio alle ricerche nel territorio limitrofo all’abitazione, in zona Miane, e nei territori vicini. Purtroppo delle due vittime sembrava non esserci traccia.

Sembrerebbe che la donna vivesse ormai da tempo una situazione di disagio psicologico che l’avrebbe quindi portata a togliersi la vita ed a portare con sé anche sua figlia. Le ricerche hanno individuato l’automobile della 45enne lo scorso sabato, intorno alle 19, nei pressi del ponte Vidor. Le indagini si sono dunque concentrate in questa zona, permettendo il ritrovamento oggi dei due cadaveri. Nelle ricerche sono stati impiegati droni, cani molecolari e diverse squadre nautiche dei vigili del fuoco. Sul posto sono intervenute anche le forze dell’ordine e il personale della protezione civile.

Il governatore Luca Zaia, in un post sui social, ha confermato il tragico ritrovamento , sottolineando la tristezza provocata da questa terribile vicenda. “La peggiore delle ipotesi si è purtroppo avverata” si legge nel post, in cui il presidente di Regione sottolinea anche il lavoro fondamentale dei soccorritori che “non hanno mai interrotto le operazioni di ricerca dell’area circostante“.

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