Un macchinista ha perso il controllo di un treno merci a cui non funzionavano più i freni e si è trovato di fronte ad una situazione assurda che ha deciso di risolvere lanciandosi dal convoglio in corsa.
Non è la trama di un nuovo film di Tom Cruise ma è una vicenda realmente accaduta a Domodossola, dove un macchinista per salvarsi la vita ha deciso di lasciare andare un treno merci in totale autonomia, senza nessuno nella plancia di comando. La situazione si è risolta fortunatamente nel migliore dei modi ma ora il macchinista dovrà affrontare qualche questione legale. Per noi lettori è facile giudicare, nella comodità delle nostre case, ma c’è da ammettere che forse tutti in quella situazione avremmo preso la stessa decisione.
La ricostruzione degli eventi sul treno merci
Il treno merci viaggiava all’alba di ieri, 22 novembre, con a bordo un solo passeggero, un macchinista di 40 anni che aveva il compito di condurre il convoglio sulla linea del Sempione, in provincia di Domodossola. Durante i controlli prima della partenza non era stato individuato alcun problema e fino a Varzo il treno merci ha proseguito tranquillamente il suo viaggio.
Durante la discesa verso la piana dell’Ossola, però, il macchinista ha notato che il sistema frenante del convoglio non funzionava come avrebbe dovuto. Non si trattava di un piccolo guasto ma proprio dell’impossibilità di fermare il treno che in quel momento viaggiava ad una velocità di circa 60 chilometri orari.
Il panico del macchinista e il salto dal convoglio in corsa
Immediato il contatto con la centrale RFI, alla quale il macchinista ha descritto il problema e chiesto di avvisare le stazioni presto raggiunte dal treno per allontanare i civili dalla banchina. Dopo la stazione di Preglia Crevoladosso, preventivamente liberata e pronta per il passaggio del treno impazzito, il quarantenne alla guida del mezzo è stato colto dal panico.
Il timore di perdere la vita in un plausibile scontro lo ha portato a prendere una decisione a tratti assurda: si è lanciato dal treno in corsa lasciandolo senza nessuno nella plancia di comando. La centrale ha tentato in vano di contattare la cabina del convoglio e dopo aver compreso la situazione ha deciso di far cambiare rotta al treno, la cui velocità stava pian piano diminuendo.
Il convoglio ha concluso la sua folle corsa in un bosco, sulle rotaie di un binario morto e senza alcuno scontro e nessun incendio. Il macchinista è stato recuperato dai soccorsi alla stazione di Preglia e trasportato nell’ospedale di Domodossola, dove sono state appurate alcune escoriazioni e un polso rotto.
