Trattori divisi, l’ala più dura sfida il governo: “In 20mila al Circo Massimo”

L'incontro con Lollobrigida non è stato decisivo per porre fine alle proteste dei trattori, che ora promettono di sfilare al Circo Massimo portando con sé 20mila manifestanti. Nel frattempo però, una parte degli agricoltori sembra essere soddisfatta dalle rassicurazioni del Ministro, aprendo alla possibilità di una frattura all'interno del movimento

Redazione
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Le proteste degli agricoltori italiani, che hanno monopolizzato l’attenzione nelle ultime settimane, arrivando addirittura a Sanremo con i loro trattori, continuano ad andare avanti, ma il panorama delle manifestazioni sembra ora frammentato dopo l’incontro con il Ministro Lollobrigida di ieri.

Andrea Papa, uno dei portavoce di Riscatto Agricolo, ha espresso la delusione del movimento riguardo all’esito dell’incontro, sottolineando che “è andato male, siamo usciti solo con delle promesse. Il presidio di via Nomentana quindi resta, anzi lo rafforzeremo. Sono in arrivo altri mezzi. Arriveremo a mille trattori“.

Le divergenze di opinioni nel movimento

Tuttavia, non tutti gli agricoltori che aderiscono al movimento condividono questa visione. Roberto Rosati, un altro portavoce del movimento, ha invece interpretato il confronto con il ministro come costruttivo, sostenendo che “il ministro ha promesso che la porta per noi resta sempre aperta“. Questa divergenza di opinioni all’interno della protesta riflette la complessità e la varietà degli interessi in gioco, mostrando le potenzialità di portare a una frattura nel movimento.

Trattori protesta

Le divisioni emergono anche nei piani per le prossime azioni di protesta. Danilo Calvani ha annunciato una manifestazione del “Cra Agricoltori Traditi” per giovedì, con il supporto di circa ventimila persone e una corteo di trattori che si dirigeranno verso il Circo Massimo. Ha anche anticipato ulteriori azioni di protesta per il futuro, evidenziando la determinazione di una parte degli agricoltori nel perseguire i propri obiettivi.

Inoltre, Giuliano Castellino ha dichiarato il sostegno di Ancora Italia alla protesta degli agricoltori, sottolineando l’importanza dell’unità tra agricoltori e cittadini. Questo segnale di solidarietà esterna indica un possibile ampliamento della base di sostegno alle proteste, nonostante il rifiuto di una parte degli agricoltori di far entrare partiti politici e sindacati nel movimento.

Le risposte del governo alla protesta dei trattori

La protesta di venerdì ha visto quattro mezzi di Riscatto Agricolo sfilare nel centro storico di Roma, seguiti da una delegazione che si è recata al Ministero dell’Agricoltura per incontrare il ministro Lollobrigida. La serata ha visto poi una dimostrazione di forza con oltre cento trattori che hanno bloccato il Grande Raccordo Anulare. Tuttavia, l’apparente unità del movimento ha lasciato il passo alla sua divisione, emersa con chiarezza con Danilo Calvani che ha accusato il Ministro di favorire solo una parte degli agricoltori, alimentando ulteriori tensioni e controversie all’interno del settore.

Il governo, d’altra parte, ha mostrato apertura nei confronti delle richieste degli agricoltori. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha annunciato l’intenzione di presentare un emendamento al Milleproroghe per ridurre l’Irpef agricola per gli imprenditori con redditi fino a 10 mila euro, oltre ad altri emendamenti volti a sostenere il settore agricolo. Questi sforzi da parte del governo potrebbero rappresentare un primo passo verso il dialogo e la ricerca di soluzioni condivise per le sfide che il settore agricolo è costretto ad affrontare.

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