Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo, alle ore 02:00, tornerà il consueto cambio d’orario con l’entrata in vigore dell’ora legale: le lancette degli orologi verranno spostate in avanti di un’ora (dalle 2 alle 3). L’adozione dell’ora legale comporta vantaggi economici e ambientali. Quest’anno, secondo le stime di Terna l’Italia si trarrà un risparmio di circa 100 milioni di euro, grazie alla riduzione del consumo di energia elettrica durante questi mesi dell’anno fino all’autunno.
Cos’è l’ora legale
L’ora legale è un sistema di regolazione del tempo che prevede concretamente di spostare avanti le lancette dell’orologio di un’ora. Di solito questa operazione si svolge durante la primavera e l’estate, per sfruttare al massimo la luce naturale. L’ora legale entra in vigore all’inizio della primavera, di solito a fine marzo, e termina in autunno, quando le lancette vengono riportate indietro di un’ora.
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Chi adotta l’ora legale nel mondo?
L’ora legale è utilizzata in molti paesi del mondo, specialmente nelle regioni situate a latitudini più elevate. In questi posti, le differenze tra ore di luce e buio sono più marcate durante l’anno. Tra i paesi che adottano l’ora legale moltissimi sono appartenenti all’Unione Europea, fatta eccezione dell’Islanda, ma non della Norvegia. Le lancette si spostano anche in Stati Uniti (eccetto Arizona e Hawaii), Canada, le regioni meridionali dell’Australia, la Nuova Zelanda, alcune zone del Sud America e dell’Asia.
Tra i paesi che non adottano l’ora legale troviamo molte regioni dell’Asia, come Cina, India, Giappone e Malaysia, mentre in Africa l’ora legale è adottata solo ed esclusivamente dall’Egitto. In gran parte del Sud America molti paesi hanno l’ora legale permanente, tra cui Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana francese, Guyana, Perù, Suriname, e Venezuela.
Cosa ne pensa la scienza
Il cambiamento dell’orario, seppur vantaggioso in termini di risparmio energetico, ha sollevato diverse preoccupazioni in ambito scientifico. Numerosi studi suggeriscono che il passaggio tra ora solare e ora legale può influire negativamente sulla salute fisica e mentale delle persone, in particolare di anziani e bambini.
Nella maggior parte dei casi si parla di disturbi del sonno, in quanto viene disturbato il ritmo circadiano (il nostro orologio biologico che regola i cicli sonno-veglia). Il fatto di svegliarsi un’ora prima del solito, o di spostare l’orario di coricamento, può causare insonnia, stanchezza e irritabilità. Alcuni studi dimostrano che il primo giorno dopo il cambio ora, la qualità del sonno è notevolmente ridotta. Inoltre, in diversi casi, la perdita di sonno dovuta al cambiamento dell’orario è stata associata a un aumento di episodi di depressione e ansia, specialmente nelle prime settimane dopo il passaggio all’ora legale.
Il risparmio economico e il consumo di energia
L’ora legale porta con sé però anche una serie di benefici. Tendenzialmente le persone utilizzano meno energia per l’illuminazione artificiale, con un impatto positivo sul consumo di elettricità. Secondo Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, nel periodo compreso tra marzo e ottobre 2025 si prevede che l’Italia possa risparmiare circa 330 milioni di kilowattora (kWh) di energia elettrica.
Questa cifra corrisponde al fabbisogno medio annuo di oltre 125.000 famiglie e rappresenta un vantaggio economico di circa 100 milioni di euro. Il beneficio economico per i cittadini italiani è rilevante: secondo i dati di Arera, l’autorità per l’energia, il costo medio del kilowattora per il “cliente domestico tipo in tutela” nel primo trimestre del 2025 è di circa 29,9 centesimi di euro, al lordo delle imposte.
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