A Loggia, in provincia di Torino, un rave party illegale organizzato in alcuni capannoni abbandonati starebbe creando alcuni problemi alle forze dell’ordine. Sembrerebbe che, nel tentativo di sgomberare i giovani, la polizia si sia trovata coinvolta in alcuni scontri. Il raduno sarebbe iniziato sabato notte e da quel momento la situazione è stata attentamente monitorata dai carabinieri della Compagnia di Rivoli e da quelli del Battaglione Piemonte, così come dal reparto mobile della polizia di Stato.
Le tensioni, però, sarebbero salite nel primo pomeriggio di oggi, dopo che questa mattina gli occupanti si sarebbero rifiutati di lasciare i capannoni. Intorno alle 13:30, alcuni dei giovani presenti sono usciti in strada e, di fronte alle forze dell’ordine, avrebbero avuto inizio le violenze, come riporta La Stampa. Sembrerebbe che gli scontri abbiano portato al ferimento di alcune persone, sia tra i manifestanti che tra gli agenti e i militari delle forze dell’ordine. Al momento non vi sono notizie precise del numero di feriti.
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Le modalità del rave parti a Torino
Sembrerebbe che l’organizzazione del rave party si sia svolta totalmente sui social, attraverso canali specifici utilizzati dagli organizzatori per tenere informati coloro che sono intenzionati a partecipare a questi eventi. In poco tempo, a partire da sabato sera, centinaia di persone hanno raggiunto i capannoni abbandonati in provincia di Torino, creando caos con le auto parcheggiate in strada. Per precauzione, le autorità hanno proceduto a chiudere la provinciale 8 che porta a San Gillio.
Non è la prima volta che episodi simili si verificano sul territorio. Come riporta La Stampa, l’ultimo rave party era stato organizzato in un complesso industriale a Moncalieri tra il 22 e il 23 marzo. In quel caso i partecipanti furono circa 1500 e il raduno si concluse con scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, intervenute per sgomberare i locali.
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