Strage di Bologna, i giudici: “Il fine dei Nar era strettamente politico eversivo”

Così la Corte d'assise d'Appello nella sentenza di conferma dell'ergastolo per l'ex Nar Gilberto Cavallini per la Strage di Bologna

Redazione
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Il 27 settembre 2023 è stato confermato l’ergastolo per l’ex Nar Gilberto Cavallini. Il famoso esecutore della strage di Bologna è stato incriminato per strage politica e non più strage comune, in parziale riforma della condanna di primo grado. Questa è la sentenza emessa dalla Corte d’Assise d’appello di Bologna, presieduta dal giudice Orazio Pescatore, dopo sette ore di camera di consiglio. Quel giorno, il 2 agosto 1980 l’esplosione nella Stazione di una bomba causò 85 vittime e oltre 200 feriti. L’ex Nar era stato condannato in primo grado nel gennaio del 2020 all’ergastolo, pena che la Procura generale aveva chiesto di confermare.

Oggi, invece, è arrivata la sentenza di conferma dell’ergastolo per l’ex Nar: “Non vi è dubbio, anche solo per quanto motivato, per le modalità (para)militari con cui agivano e le dotazioni di eguale natura che si erano procurati, che il fine che muoveva i Nar era strettamente politico eversivo ed aveva come mira le strutture dello Stato democratico e la radicale distruzione della società; era quindi una strategia di radicale destabilizzazione del ‘sistema’. In altri termini ricorre il dolo specifico richiesto dal reato di cui all’articolo 285 cp“, così si è pronunciata la Corte d’assise d’Appello.

Chi è l’ex Nar Gilberto Cavallini

Ha 71 anni l’ex Nar Gilberto Cavallini, l’uomo con alle spalle un lungo percorso nella destra eversiva. Ha ricevuto già delle condanne in passato per omicidio, tra cui quelle del giudice Mario Amato, freddato alle spalle il 23 giugno 1980. Quello di oggi per lui è il nono ergastolo.

Attendiamo di conoscere le motivazioni alla base della sentenza“, ha detto Nicoletta Macrì, avvocato difensore di Cavallini. “Una volta lette le motivazioni – sottolinea – valuteremo eventuali mosse successive“.

Strage di Bologna, Bolognesi: “Eliminata la pista palestinese”

Ora è ufficiale, la pista palestinese è inesistente, la sentenza la cancella completamente. “Questa è una sentenza molto importante perché elimina completamente, non solo la pista palestinese che è inesistente, grazie anche alle ultime desecretazioni volute dal governo Draghi, ma anche la pista dell’attentato compiuto dagli spontaneisti armati. I Nar non agirono da soli, ma erano collegati a tutti gli altri gruppi eversivi d’allora. Non solo: erano connessi in maniera molto stretta ai servizi segreti italiani, e questa sentenza lo svela“.

Così Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage del 2 agosto 1980, dopo la sentenza dell’ergastolo in appello per il terrorista ex Nar Gilberto Cavallini. “Chi vuole ancora insistere sullo spontaneismo armato sostanzialmente non vuole la verità su questa strage. Ora ci concentreremo sul processo d’appello a Paolo Bellini” ha concluso Bolognesi.

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