Diario di una storia di disagio in stazione

Martina Onorati
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Ci sono quelle mattine in cui ci si sveglia con tutti i più buoi propositi: sveglia presto, colazione sana per sopperire i sensi di colpa a causa degli svariati pandori ingurgitati durante pranzi e cene natalizie, il cielo è sereno, con sprazzi di sole che danno quel giusto calore sulla pelle. Bene, cappotto, sciarpa, controllo nella borsa e nelle tasche per essere certi di non aver dimenticato gli Horcrux, (per chi non avesse visto Harry Potter si tratta di oggetti in cui un mago oscuro ha nascosto un frammento della propria anima al fine di raggiungere l’immortalità e dunque in questo caso parliamo di telefono, portafoglio, gloss e chiavi di casa) e via in stazione. Fin qui tutto bene. Ma quando meno te lo aspetti: Sbem! Treni in ritardo, prima ’30, poi ’40, poi ’65, alla fine ‘120 minuti di ritardo. Inizi a vedere tutto nero.

Poi ti ricordi della promessa che ti eri fatta per l’anno nuovo: “Meno nervosismo e prendere la vita con più leggerezza e positività”. Sì ottima idea. Ma dando uno sguardo intorno a me, nel pattern della stazione, noto che le persone questo buon proposito lo hanno lasciato sotto l’albero oppure nella capanna del presepe accanto ai due san Giuseppi o alle due Marie: uomini & donne con trolley, borse o zainetti, pronti a tornare a lavoro e alcuni per partire dato che la fine delle vacanze natalizie non è ancora arrivata (mancando quattro giorni al 6 gennaio, giorno dell’Epifania). Ecco la voce in auto-tune al megafono: “Treni in forte ritardo fino a 120 minuti, possibili limitazioni e cancellazioni delle corse, a causa di una persona morta sui binari”.

Con smania apro safari dall’iPhone, ma sulle agenzie di stampa non trovo nulla, ciò vuol che è successo da poco e prendo coscienza del fatto che bisognerà aspettare i rilievi del Pm e compagnia bella affinché i treni ripartano, in genere funziona così. Me ne torno a casa e leggo la notizia su un giornale locale dei castelli “Disagi sulle linee Roma-Napoli via Formia e via Cassino e linea Roma-Velletri/Albano/Frascati: dalle 9:40 circolazione ferroviaria fortemente rallentata in prossimità di Roma Casilina per l’investimento di una persona da parte di un treno”. Quella vissuta il secondo giorno dell’anno in stazione è tutt’altro che una bella storia, ma purtroppo è comune alle tante altre che saremo costretti a vivere.

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