Spritz: il re degli aperitivi

Lo Spritz negli ultimi anni si è preso la scena di ogni tipo di serata o pomeriggio passato fra amici: ecco la storia e le tipologie maggiormente conosciute

Lorenzo Gulino
2 Min di lettura

Uno dei cocktail più conosciuti e soprattutto senza tempo. Lo Spritz, negli ultimi anni, si è preso la scena, tornando ad essere il re delle serate tra amici, e dei pomeriggi in compagnia. Non un semplice drink, ma uno stile di vita che, per molte persone, è diventato simbolo dei momenti di spensieratiìezza.

Spritz, una storia che risale all’800

La vera domanda che in molti si pongono è: come nasce lo Spritz? La risposta risale all’800 nella città di Venezia dove ci fu l’invasione degli asburgici. Gli austriaci erano soliti degustare del vino, ma quello veneto era troppo forte per i loro palati. Proprio per questo motivo chiesero di spruzzare, in austriaco “Spritzen“, dell’acqua frizzante. Da qui prende il via la storia di un cocktail che ha visto diverse versioni nell’arco degli anni.

A questo antenato dello Spritz, negli anni ’20, fu aggiunto del bitter fino ad arrivare all’Aperol a Padova. A Venezia si continuò ad usare la versione con il Select, bitter dei fratelli Pilla, fino a quando l’Aperol non prese il sopravvento nel 1970. Nel corso degli anni il cocktail si è sempre più evoluto arrivando ad offrire ai clienti diverse tipologie a seconda dei gusti. Tra i più conosciuti ci sono: Aperol Spritz (Aperol, Prosecco e Soda), Campari Spritz (Campari, Prosecco e Soda), Hugo Spritz (Fiori di Sambuco, Prosecco e Soda), Cynar Spritz (Cynar, Prosecco e Soda), Martini Spritz (Martini, Prosecco, Soda).

© Riproduzione riservata

Condividi questo Articolo