Silicon Box apre uno stabilimento in Italia: fine della crisi dei microchip?

La crisi dei microchip ha causato negli ultimi anni un rallentamento nella produzione e vendita di tecnologia in tutto il mondo, ma nuovi progetti di aziende leader del settore come Silicon Box puntano a risollevare la situazione, aprendo stabilimenti e generando posti di lavoro

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Silicon Box investirà ben 3,2 miliardi di euro per realizzare un impianto in Italia, promettendo un aumento di posti lavoro e ricadute positive sia sul prodotto interno lordo del paese che sulla produzione dei microchip a livello internazionale. Un’espansione decisamente positiva per il mercato del settore tech. Infatti, dopo la crisi iniziata nel 2020, l’apertura di nuovi stabilimenti da parte di aziende come Silicon box potrebbe dare una spinta decisiva a riottenere un 20% di capacità produttiva globale di semiconduttori entro il 2030. 

Il luogo esatto in cui verrà realizzato il progetto non è stato ancora stabilito, ma l’azienda rivela di aver preso in considerazione principalmente siti nel nord Italia: in Piemonte, Veneto e Lombardia. Ad oggi, i progetti sarebbero già stati realizzati, mentre mancherebbe ancora l’approvazione della Commissione Europea, senza la quale non potrà essere programmato l’inizio dei lavori. 

Perché lo stabilimento di Silicon Box è importante per l’Italia

Silicon Box è una multinazionale con sede a Singapore produttrice di microchip e specializzata nella produzione dei cosiddetti chiplet, ovvero circuiti integrati che permettono di suddividere il microchip in parti più piccole, capaci di essere a loro volta riassemblate fra loro per andare a costruire reti più grandi. Strumenti estremamente piccoli nonostante la loro grande capacità di alimentare hardware di diversa tipologia e dimensione, compresi i giganteschi data center.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha annunciato un significativo investimento da parte di Silicon Box in un progetto rientrante nella strategia del Chips Act dell’Unione Europea, che punta a generare 1.600 nuovi posti di lavoro diretti e numerosi altri indiretti legati alla costruzione, nonché all’insieme di fornitura e logistica. Il nuovo impianto sarà fondamentale per soddisfare la crescente domanda di assemblaggio di semiconduttori, principalmente nel mercato europeo. L’iniziativa rafforza la posizione dell’Italia nel settore della microelettronica, con il governo che ha istituito un Fondo nazionale da 3,3 miliardi di euro fino al 2030 per sostenere le imprese locali e attrarre investimenti esteri.

Il commento del Ministro Urso

Dopo il mancato investimento di Intel nello stesso settore, l’Italia ha virato verso partner del Sud Est asiatico come Silicon Box. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, afferma che questa iniziativa mira a costruire una catena di approvvigionamento più resiliente per i semiconduttori in Europa, sottolineando l’importanza strategica dei chip e della microelettronica. “Questa iniziativa” afferma Urso, “testimonia ancora una volta che siamo in grado di attrarre gli interessi dei player tecnologici globali e che l’Italia è in corsa per ricoprire una posizione di leadership nel settore. Siamo convinti che questa nuova struttura fungerà da catalizzatore per ulteriori investimenti e innovazioni in Italia”

Silicon Box
Il ministro Adolfo Urso con alla sua sinistra Byung Joon Han, il Ceo di Silicon Box

Urso rivela che Silicon Box investirà 3,2 miliardi di euro, oltre a circa 4 miliardi di spese operative nei prossimi 15 anni, contribuendo al progresso dell’intelligenza artificiale, delle nuove tecnologie e dell’industria automobilistica. Il ministro esprime fiducia nella capacità dell’Italia di attrarre investimenti internazionali nel settore, mentre il Ceo di Silicon Box, Byung Joon Han, anticipa la possibile realizzazione dell’impianto entro l’anno, confermando che la localizzazione sarà nel Nord Italia. La scelta definitiva sarà guidata da vari fattori, tra cui contesto, infrastrutture e la presenza di centri di ricerca e università. Han sottolinea che lo stabilimento italiano sarà uno dei più avanzati al mondo.

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