Sicurezza lavoro, le nuove sanzioni per chi non rispetta le regole

Come al solito in Italia si attende la fuga del bestiame per chiudere il recinto, e in tema di sicurezza sul lavoro, è stato necessario un crollo disastroso e la morte di cinque operai per far dare un giro di vite alle regole e garantire un contesto lavorativo più sicuro

Redazione
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Nella giornata odierna, presso Palazzo Chigi, si è svolto un significativo incontro tra il governo italiano e i rappresentanti dei sindacati per discutere e affrontare le tematiche cruciali riguardanti la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro, tematica resa ancora più urgente a seguito della morte degli operai nel tragico crollo del cantiere di Firenze. La riunione ha visto la partecipazione del Sottosegretario Alfredo Mantovano e del Ministro del Lavoro, Marina Calderone, insieme ai segretari generali di Cgil, Maurizio Landini, della Uil, Pierpaolo Bombardieri, e della Cisl, Luigi Sbarra. 

L’incontro tra il governo e i sindacati

Il Ministro Calderone ha aperto l’incontro sottolineando l’attenzione costante del governo verso le questioni della sicurezza e della salute sul luogo di lavoro. Ha evidenziato come il governo abbia già intrapreso varie iniziative e confronti sia con i sindacati che con associazioni datoriali, al fine di adottare decisioni concrete in merito. Il Ministro ha dichiarato che le proposte discusse durante l’incontro verranno poi presentate al Consiglio dei Ministri, confermando così l’impegno dell’esecutivo nell’affrontare la situazione.

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Solo nel 2023 sono stati registrati 1.041 morti sul lavoro

Nel corso delle discussioni è emerso il riconoscimento di una riduzione del numero di infortuni sul lavoro, certificato dall’Inail, ma è stato sottolineato che il settore dell’edilizia richiede particolare attenzione a causa dei rischi connessi alle specifiche attività svolte. Il Ministro Calderone ha anche fatto riferimento all’incidente avvenuto a Firenze, ribadendo l’impegno del governo nel fornire tutto il supporto necessario alle autorità giudiziarie per l’indagine in corso, esprimendo la speranza che l’esatta dinamica dell’incidente venga chiarita nel minor tempo possibile.

Sicurezza sul lavoro: torna il reato penale

Successivamente all’incontro con le parti sociali, è previsto un Consiglio dei Ministri nel quale verranno valutate e discusse ulteriori misure per il potenziamento della tutela in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Tra le proposte allo studio vi è un provvedimento organico finalizzato al coordinamento e al rafforzamento del sistema sanzionatorio, con particolare attenzione al fenomeno del subappalto e alla somministrazione illecita e fraudolenta.

Nel 2016, con il decreto legislativo n. 8/2016, si è assistito alla depenalizzazione dei reati legati alla sicurezza sul lavoro, sostituendo le sanzioni penali con sanzioni amministrative. Ora però, si valuta un inasprimento delle sanzioni amministrative per il lavoro nero e irregolare, e la ri-penalizzazione delle sanzioni in materia di appalto, subappalto e somministrazione illecita. 

Tra le altre misure proposte, vi sono anche altre sanzioni severe, inclusa la sospensione dagli appalti per un periodo da due a cinque anni in caso di gravi violazioni o di accertata responsabilità penale per reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Contemplate anche la sospensione e la decadenza dai benefici fiscali e contributivi per le imprese irregolari, nonché la valutazione della congruità del costo della manodopera in relazione al costo dell’intero appalto.

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