Scuola, in arrivo la nuova legge contro le aggressioni a presidi e insegnanti

A seguito delle recenti notizie di aggressioni ai danni di due presidi, da parte dei genitori dei loro alunni, il Parlamento decide di discutere una nuova legge capace di difendere i docenti e rendere la scuola un posto più sicuro per tutti

Redazione
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Il Parlamento si appresta a deliberare una proposta di legge che, se approvata, rappresenterà un significativo passo avanti nella tutela di scuola e personale scolastico contro atti di violenza fisica e morale. Il provvedimento, già approvato alla Camera e attualmente in esame al Senato, è stato presentato dal senatore Rossano Sasso della Lega, mirando a garantire maggior sicurezza attorno alle istituzioni educative.

L’aumento delle aggressioni a scuola

La violenza in ambito scolastico è tornata sotto i riflettori con lo sconvolgente episodio di aggressione ai danni di un dirigente di Taranto, Marco Cesario, preso a calci e pugni dai genitori di una bambina di tre anni per una banale discussione e mandato in ospedale con graffi e lividi su mani e volto.

Tristemente famosa anche la vicenda di Pasquale Trivisonne, preside del Foggiano picchiato dalla madre di un ragazzo vittima di bullismo a scuola, per non aver accettato la proposta della donna di aumentare i giorni di sospensione ai bulli che avevano aggredito il figlio. In risposta a tali atti inaccettabili, il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha annunciato l’attivazione dell’Avvocatura dello Stato e ha anticipato l’imminente discussione della legge.

La proposta di legge, attesa di essere approvata entro febbraio, prevede un inasprimento delle pene per chiunque si renda colpevole di aggressioni fisiche o morali nei confronti degli insegnanti, dei presidi e del personale scolastico. L’obiettivo è fornire un deterrente efficace contro comportamenti violenti, garantendo così un ambiente educativo sicuro e rispettoso.

Nuovi modi di far fronte al problema

Parallelamente all’inasprimento delle sanzioni, il governo ha implementato misure concrete per proteggere il personale della scuola. L’Avvocatura dello Stato sarà gratuitamente a disposizione di 1 milione e 200 mila persone del settore scolastico in caso di aggressione. Questa iniziativa, annunciata già un anno fa, mira a garantire che il personale aggredito non debba sostenere spese legali a proprio carico.

Inoltre, il governo ha istituito un osservatorio nazionale sulle violenze a scuola, il cui compito sarà monitorare e analizzare gli episodi di violenza, contribuendo così alla creazione di strategie di prevenzione più efficaci. Un passo fondamentale per comprendere le dinamiche di questi atti e prevenirli in futuro.

La proposta di legge prevede anche la promozione di momenti formativi finalizzati a sensibilizzare gli studenti, i genitori e il personale scolastico sull’importanza del rispetto reciproco e della gestione costruttiva dei conflitti. La scuola cerca di diventare la cura alla sua stessa malattia, uno strumento chiave per instillare valori di civiltà e convivenza pacifica all’interno delle istituzioni educative. Eppure, risulta avvilente l’idea che debba essere un’istituzione a spiegare alle persone in modo esplicito che non si debbano mettere le mani addosso alla gente.

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