Satellite spia nordcoreano fotografa anche Roma, arriva la condanna dell’Onu

Dopo il lancio, lo scorso martedì, del satellite nordcoreano, che ha immortalato obiettivi militari statunitensi e la capitale d’Italia, arriva la condanna dell’Onu. Linda Thomas-Greenfiled “la Corea del Nord sta sviluppando sistemi di consegna di armi nucleari”

Redazione
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Dopo i primi due tentativi fallimentari del 31 maggio – quando il razzo Chiolima-1 è precipitato nel Mar Giallo – e del 24 agosto, Pyongyang ha lanciato in orbita, martedì 21 novembre, un satellite da ricognizione. Gli scopi principali della missione sono sostanzialmente di matrice militare, ovvero: “L’osservazione dallo spazio permetterebbe all’intelligence nordista di osservare le manovre militari a Sud del 38° Parallelo e interpretarle in tempo reale”.

In questo modo, durante le esercitazioni congiunte con gli Stati Uniti, il dittatore potrà tenere sotto controllo i movimenti degli avversari ed evitare errori o reazioni bellicose; “avere più satelliti in orbita può – inoltre – rafforzare la grande ambizione di Kim Jong-Un, accelerando lo sviluppo del programma missilistico”.

satellite spia corea nord 1
Satellite spia

“Il satellite ha fotografato la Casa Bianca e Roma”

Da quanto emerso, uno degli obiettivi del satellite spia è quello di controllare i movimenti militari degli Stati Uniti, eppure nelle scorse ore sono emerse le foto scattate dal satellite tra il 25 e il 28 novembre.

Le immagini, prontamente analizzate dal leader nordcoreano Kim Jong-Un nell’ambito “dei preparativi per l’operazione del satellite da ricognizione Malligyong-1, prima dell’inizio della sua missione ufficiale”, immortalano soprattutto numerosi obiettivi militari americani: la Casa Bianca, il Pentagono, la base aeronautica di Anderson a Guam nel Pacifico, la stazione navale di Norfolk, il cantiere navale di Newport News, l’aeroporto della Virginia, quattro portaerei nucleari della Marina americana e una portaerei britannica. Ma non solo.

Secondo quanto riportato dall’agenza stampa Kcna, tra le fotografie analizzate ci sarebbe infatti anche la città di Roma.

Dure reazioni dall’Occidente. L’Onu respinge ogni giustificazione

Di fronte alle immagini scattate dal satellite coreano, la Corea del Nord è stata duramente attaccata dalle potenze occidentali, Giappone e Corea del Sud, per aver violato le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza.

Immediata è arrivata la replica della Corea del Nord, il cui ambasciatore dinanzi al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha dichiarato “Nessun’altra nazione al mondo si trova in un ambiente di sicurezza così critico come la Repubblica Democratica Popolare di Corea” – e rivolgendosi agli Usa – “Una parte belligerante ci minaccia con un’arma nucleare. È diritto legittimo per la RPDC, in quanto altra parte belligerante, sviluppare, testare, produrre e possedere sistemi d’arma equivalenti a quelli che gli Stati Uniti possiedono o stanno sviluppando”.

Giustificazione, quella della Corea del Nord, respinta dall’Onu. In questo caso non si può infatti parlare di autodifesa, come sostiene l’ambasciatore nordcoreano, in quanto le esercitazioni tra i due Stati sono “di ruotine” e hanno natura difensiva.

L’Onu, di fronte ai fatti degli ultimi giorni, sta valutando inoltre la possibilità di condannare il lancio del satellite spia, in quanto – sostiene la rappresentante Usa Linda Thomas-Greenfield – “la Corea del nord sta cercando di sviluppare i suoi sistemi di consegna di armi nucleari”. Non essendo però tutti i membri d’accordo, bisognerà attendere i prossimi giorni per eventuali condanne a carico della Corea del Nord.

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