Santanchè a processo per falso in bilancio: Schlein e Conte chiedono dimissioni

Secondo l’accusa, chi ricopriva ruoli apicali avrebbe omesso ogni verifica sui bilanci della società, dal 2016 al 2022, perseguendo un presunto "disegno criminoso"

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La ministra del Turismo Daniela Santanchè andrà a processo per falso in bilancio. La decisione, presa dalla giudice per l’udienza preliminare di Milano, Anna Magelli, rappresenta un capitolo cruciale nella vicenda che coinvolge i conti di Visibilia Editore, società fondata dalla stessa senatrice e da cui si è distaccata nel 2022, sia a livello di cariche che di quote. La procura di Milano ha sostenuto che i bilanci della società, quotata in Borsa, siano stati manipolati con lo scopo di ottenere vantaggi economici indebiti e indurre in errore gli investitori.

Oltre a Santanchè, saranno processati 15 individui, tra cui il compagno Dimitri Kunz, la sorella Fiorella Garnero e la nipote Silvia Garnero, oltre all’ex compagno Canio Giovanni Mazzaro. Anche Visibilia srl, attualmente in liquidazione, figura tra gli imputati. Intanto, Federico Celoria, ex consigliere di amministrazione, e due società indagate – Visibilia Editore ed Editrice – hanno ottenuto il patteggiamento, accettando una sanzione amministrativa.

Le reazioni delle opposizioni

Immediata la reazione delle opposizioni, che chiedono a gran voce che il governo di Giorgia Meloni proceda con la pretesa delle dimissioni della ministra del Turismo. Tra i primi ad esprimersi c’è la segretaria del Pd, Elly Schlein, che sottolinea come ad oggi “il premier non possa continuare a far finta di niente“. La leader dem ricorda come in passato Meloni abbia chiesto le dimissioni per questione di ben minore importanza, per cui non è possibileusare due pesi e due misure, soprattutto verso gli amici che lei ha voluto al governo e per cui adesso è politicamente responsabile“.

Durissime anche le parole del leader del M5S, Giuseppe Conte, che ha affondato contro il governo, ricordando come questo “ogni giorno gridi allo scandalo sul periodo Covid” e faccia “la guerra a chi è in difficoltà e usufruisce dei sostegni dello Stato“, mentre tiene al suo posto una ministra che “avrebbe fatto la ‘furbona‘  truffando lo Stato con i fondi Covid“. Il capogruppo del M5S al Senato, Stefano Patuanelli, si è poi unito al coro sostenendo che, nel caso in cui non arrivassero le dimissioni di Santanchè il partito è pronto a procedere con una seconda mozione di sfiducia.

Le istituzioni non sono il salotto di casa propria e vanno rispettate“, ha invece tuonato il leader di Avs, Nicola Fratoianni, sottolineando che, se Santanchè non presenterà spontaneamente le sue dimissioni, allora l’assunzione di responsabilità sulla vicenda spetti proprio al Presidente del Consiglio.

Legale Santanchè: “Dimostreremo estraneità da accuse

Il legale della ministra per il Turismo, Nicolò Pelanda, ha sostenuto di essere fiducioso che il dibattimento si concluderà per un’assoluzione della sua assistita. “Siamo convinti di dimostrare l’estraneità della dottoressa Santanchè dalle contestazioni“, ha infatti dichiarato ai cronisti, sottolineando di aver già depositato al giudice gli esiti di un fascicolo che minerebbe i presupposti a fondamento della necessità di svalutare la voce dell’avviamento imposte anticipate.

Inoltre, nel procedimento precedente, secondo il legale, la Guardia di Finanza avrebbe sostenuto che i piani industriali dell’azienda contenessero previsioni di natura conservativa, al contrario di quanto detto oggi. Nel dibattimento attuale, infatti, si ipotizza che questi contengano previsione eccessivamente ottimistiche, da cui quindi nascerebbe la necessità di apporre delle svalutazioni.

Visibilia, le accuse della procura

Secondo l’accusa, chi ricopriva ruoli apicali avrebbe omesso ogni verifica sui bilanci della società, dal 2016 al 2022, perseguendo un presunto “disegno criminoso”. Tra le contestazioni chiave figura la sovrastima del valore dell’avviamento della società nei bilanci, per cifre comprese tra i 3,8 e i 3,2 milioni di euro, senza procedere a una svalutazione completa già a partire dal dicembre 2016.

Le indagini, avviate anche su segnalazione di soci di minoranza tra cui il finanziere Giuseppe Zeno, hanno evidenziato come tali manovre abbiano messo a rischio la stabilità della società, con potenziali ripercussioni per gli investitori.

Questo procedimento non è l’unico fronte giudiziario per Santanchè. Il prossimo 29 gennaio, la Cassazione dovrà decidere se spostare a Roma il processo in cui la ministra è imputata per truffa aggravata ai danni dell’Inps, legata alla cassa integrazione richiesta da Visibilia durante la pandemia. Inoltre, Santanchè è indagata per bancarotta in relazione al fallimento di Ki Group srl, società attiva nel settore bio-food, e di Bioera, altra realtà dello stesso gruppo, entrambe finite in liquidazione.

Ripercussioni politiche

La vicenda giudiziaria potrebbe avere significative conseguenze politiche. Daniela Santanchè, esponente di spicco di Fratelli d’Italia, si trova al centro di un ciclone mediatico e giudiziario che potrebbe mettere in discussione la sua posizione nell’esecutivo.

Mentre le indagini proseguono, gli occhi rimangono puntati sulle aule dei tribunali, dove si giocheranno i destini di una vicenda che intreccia politica, finanza e giustizia.

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