La trepidante attesa che precede la settimana del Festival di Sanremo in alcuni casi può trasformarsi in ansia da prestazione, soprattutto quando sei Cristiano Malgioglio, semplicemente uno dei co-conduttori della kermesse più seguita d’Italia.
In verità, si tratta di un’ansia più che giustificabile. Infatti, il paroliere e cantautore di Ramacca, furioso si sfoga all’Adnkronos, spiegando di non aver ancora ricevuto gli abiti di scema che aveva scelto di indossare sul palco durante la seconda serata di Sanremo di mercoledì 12 febbraio. Questo motivo, Malgioglio sembrerebbe aver trovato una soluzione stilistica in preda all’agitazione: a mali estremi, estremi rimedi. “Se non arrivano i miei abiti giuro che mi presenterò a Sanremo con il pigiama della notte prima o in mutande, ancora devo decidere“, rivela il cantautore siciliano spiegando di aver ordinato “cinque abiti a Tokio ma i vestiti sono bloccati alla dogana” non sapendo neanche dove siano finiti.
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Il cantante, che condurrà la serata insieme alla modella Bianca Balti e al comico Nino Frassica, ha inoltre fatto sapere che i vestiti di scena, che sarebbero dovuti arrivare ben sette giorni fa, starebbero facendo il giro d’Europa, venendo da Berlino, poi passando in Spagna e adesso starebbe aspettando che arrivino in Italia. “Ho gli attacchi di panico“, confessa il paroliere dicendosi già ampliamente spaventato per la performance che dovrà affrontare.
Sanremo, la drastica decisione
“Insieme al mio stilista – rimarca il paroliere – ho lavorato un sacco per sceglierli, ho dovuto fare lo shooting con altri abiti ma non intendo andare a sceglierne altri per Sanremo“. Infatti, il cantautore rimarca con fermezza la sua promessa e tra ironia e serietà, come una minaccia dichiara di scendere le scale dell’Ariston con pigiama e ciabatte, “senza trucco e con i capelli tutti scompigliati così forse questo rimarrà il momento più clou della storia di tutti i Festival di Sanremo“.
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