Si saldi chi può

Sabato 4 gennaio 2025 avranno inizio i saldi invernali in quasi tutte le regioni italiane eccetto la Valle d’Aosta, in cui sono iniziati il 2 gennaio, e la provincia autonoma di Bolzano in cui il via agli sconti è stato posticipato a mercoledì 8 gennaio. Varia da regione a regione invece la data in cui termineranno

Caterina Sabusco
6 Min di lettura

È finalmente terminato il conto alla rovescia per i tanto attesi saldi invernali che cominceranno, con pochissime eccezioni, il 4 gennaio 2025, primo giorno feriale antecedente l’Epifania. Tale giornata è quella stabilita dagli Indirizzi unitari delle Regioni sull’individuazione della data di inizio delle vendite di fine stagione, approvati il 24 marzo 2011 dalla Conferenza delle Regioni e Province autonome, per favorire misure unitarie a tutela della concorrenza.

Il guardaroba sarà rinnovato?

Il periodo dei saldi è uno dei momenti più attesi dell’anno. Per milioni di consumatori rappresenta la possibilità di fare ottimi affari a prezzi vantaggiosi, l’occasione per rinnovare il guardaroba o comunque continuare un’attività cominciata a novembre durante il Black Friday.

La maggior parte delle persone hanno deciso di attendere l’inizio dei saldi effettivi, sebbene molti negozi abbiano cominciato subito dopo le festività natalizie i pre-saldi, sperando di avere un risparmio maggiore o per mettersi, semplicemente, in fila davanti i negozi del centro per partecipare a quello che sembra essere un entusiasmante ed eccitante rito collettivo.

Il giro d’affari stimato da Confcommercio è di quasi 5 miliardi

Il giro d’affari complessivo stimato dall’Ufficio Studi Confcommercio è 4,9 miliardi di euro. Tanto valgono i saldi invernali, un periodo importante che offre la possibilità ai commercianti di recuperare fatturato nonostante la crisi economica continui a farsi sentire. In fondo, quella dei saldi è da sempre occasione per dare ossigeno al settore moda e rilanciare i consumi.

Giulio Felloni, Presidente nazionale di Federazione Moda Italia – Confcommercio, evidenzia quanto siano importanti i saldi per l’economia italiana, soprattutto dopo un anno particolarmente difficile. Sottolinea Felloni che “i saldi rappresentano una tradizione commerciale capace di coinvolgere l’interesse di 16 milioni di famiglie italiane alla ricerca dell’affare e di un crescente numero di stranieri amanti dello shopping made in Italy”.

La Federazione Moda-Confcommercio detta le regole per evitare le truffe e fare acquisti consapevoli

La Federazione Moda-Confcommercio ha elaborato una guida, sintetizzabile in 5 regole, da utilizzare durante i saldi per evitare le truffe e per fare acquisti consapevoli. Durante il periodo di saldi il cambio di un capo, a meno che non sia conforme o danneggiato ed in questo caso c’è l’obbligo della sostituzione o riparazione, è a discrezione del negoziante.

Sempre a discrezione del negoziante è la prova dei capi. I saldi devono essere applicati su capi di moda o stagionali. I negozianti hanno l’obbligo di accettare le carte di credito per i pagamenti. Vi è, in ultimo, l’obbligo di indicare il normale prezzo di vendita, quello finale e, naturalmente, lo sconto applicato.

Le previsioni di acquisto in un sondaggio IPSOS

Un sondaggio condotto da IPSOS per Confesercenti sugli imminenti saldi di fine stagione evidenzia un forte interesse dei consumatori. Il 46%, quasi uno su due, ha deciso di acquistare almeno un prodotto, un ulteriore 50% valuterà prima le offerte. Il 59% degli intervistati ha pianificato il budget da investire nel rinnovo del guardaroba: in media è prevista una spesa di 218 euro a famiglia con una previsione più alta nel Centro Italia, quasi 263 euro a famiglia, e tra over 34, per i quali la media del budget previsto è di quasi 239 euro. Dallo stesso sondaggio emerge, inoltre, che il 53% degli intervistati considera i saldi l’evento promozionale più importante dell’anno, utile e conveniente.

Duranti i saldi, secondo il sondaggio IPSOS, l’acquisto avverrà sia nei negozi fisici che in quelli online, ma l’81%, otto italiani su dieci, predilige i negozi, per almeno un acquisto, contro il 54% che comprerà un prodotto online.

Ecco quali sono i prodotti più desiderati da acquistare a saldo

I prodotti moda saranno i più desiderati per questi saldi: felpe e maglioni indicati dal 51% degli intervistati nelle previsioni di acquisto, le calzature sono preferite dal 49%, l’intimo è per il 28% tra i capi desiderati, per il 22% camicettecamicie, per il 21% borse e capispalla.

il difforme saldi
Saldi

Gli accessori sono più desiderati (18%) di completi ed abiti (17%). Ridotta la previsione di acquisto di abbigliamento invernale a causa del tardivo arrivo del freddo. Inoltre, proprio per l’inverno climatico appena iniziato, la collezione invernale si dovrà svendere senza essere riusciti a venderla a prezzo pieno.

Codacons pessimista: limitato budget e consumatori prudenti per scongiurare truffe e imbrogli

Per il Codacons i saldi invernali 2025 saranno all’insegna dell’incertezza e non ci saranno impennate nelle vendite: la previsione è di un limitato budget da destinare agli acquisti scontati. Gran parte dei consumatori deciderà all’ultimo minuto se usufruire delle promozioni. I consumatori saranno prudenti per evitare anche le possibili truffe o imbrogli. 

Il Presidente del Codacons, Carlo Renzi, sostiene che in base alle loro stime, il giro di affari non dovrebbe superare i 4 miliardi di euro, stima alquanto inferiore rispetto a quella di Confcommercio, ed in netta diminuzione rispetto ai livello di spesa pre-covid. Si dovrà necessariamente attendere la chiusura dei saldi per valutare obiettivamente chi ha ragione.

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