Saldi invernali al via il 4 gennaio, ma attenti al cartellino: i prezzi sono meno vantaggiosi rispetto al 2024

L'Unione Nazionale dei Consumatori spinge a non farsi ingannare da pubblicità illusorie e di fare attenzione al tipo di prodotti che si vuole acquistare

Redazione
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Anche quest’anno, le festività natalizie e il Capodanno sono passati, e si avvicina la stagione dei saldi. Già oggi, in Val d’Aosta iniziano le offerte vantaggiose, mentre nel resto d’Italia bisognerà attendere il prossimo 4 gennaio per poter godere di sconti favolosi. Il report dell’Unione Nazionale dei Consumatori, però, porta con sé notizie poco confortanti per coloro che erano pronti a gettarsi in giornate di shopping compulsivo.

I saldi quest’anno saranno meno convenienti rispetto a quelli dell’anno scorso. La differenza, però, sarebbe minima e chi non è attento al prezzo da cartellino forse nemmeno se ne accorgerà. Ma l’Unione Nazionale dei Consumatori spinge a non farsi ingannare da pubblicità illusorie e di fare attenzione al tipo di prodotti che si vuole acquistare e al tipo di sconti che su di esso sono applicati.

Saldi: cosa cambia rispetto al 2024

Secondo una prima rilevazione Istat per abbigliamento e calzature lo sconto è del 17,6%, in ribasso di 0,5 punti rispetto a luglio 2024 e in calo di 1,7 punti rispetto a quelli di gennaio 2024. Mentre gli indumenti e gli accessori registrano un abbassamento del 18%, diminuendo di 0,6 punti rispetto alla scorsa estate e di 1,4 in contrasto ai saldi di gennaio scorso.

Gli accessori rimangono gli oggetti per i quali i saldi sono meno convenienti, con una diminuzione dei listini del 5,7%, che fa registrare un -2,7 punti rispetto all’anno scorso. Le calzature saranno le uniche ad ottenere un rialzo con 0,1 punti in più.

Il consiglio degli esperti per i Saldi 2025

Il Presidente dell’Unione Nazionale dei Consumatori, Massimiliano Dona, ha invitato gli acquirenti a fare attenzione: “Suggeriamo ai consumatori di guardare sempre al prezzo effettivo da pagare, senza farsi incantare da sconti improbabili che possono trarre in inganno. La direttiva Omnibus rende più rischioso fare ribassi farlocchi ma non li impedisce. Ricordiamo poi che se il prodotto è difettoso non si deve più denunciare il difetto entro due mesi dalla sua scoperta, anche se prima si fa e meglio è“.

Dunque, nonostante da anni siamo stati abituati a sfruttare i saldi per uno shopping più vantaggioso, sembra che la crisi stia colpendo anche questo settore. Ciò va a discapito del consumatori che potrebbero recarsi nei centri commerciali e spendere il doppio rispetto a quanto previsto o agli anni precedenti.

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